Un’impresa lucana che nasce dall’intuizione di nonno Michele e che oggi si distingue per qualità e sostenibilità ambientale
Siamo nel 1978. Michele Garramone è un piccolo autotrasportatore conto terzi ma sogna in grande e ha voglia di fare il salto di qualità. Durante i suoi viaggi osserva i mezzi su strada e ne nota uno che, in Basilicata, nessuno possiede . E’ un autospurgo: un particolare automezzo dotato di serbatoio che consente di prelevare liquame da fosse biologiche, impianti fognari e qualsiasi altro contenitore che necessita di pulizia. Spinto dalla sua ambizione, acquista il primo autospurgo, un modello Fiat di colore rosso, diventando così il primo lucano ad avere questo speciale mezzo. Oggi la società di famiglia possiede 100 mezzi e offre lavoro a più di 100 dipendenti altamente qualificati e specializzati.
La società ha tre sedi in Basilicata: Viggiano, Tito e Guardia Perticara, e si occupa della gestione e intermediazione dei rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento. Un’attività che vanta diverse certificazioni Uni En Iso, dimostrando l’attenzione all’ambiente, alla salute e alla sicurezza dei lavoratori.
L’eredità di nonno Michele è stata raccolta dal figlio Antonio che l’ha trasmesso ai suoi figli Anna e Michele.
Anna, a soli 34 anni, guida un’azienda in continua crescita che riesce a combinare impresa di qualità e sostenibilità ambientale.
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