“Il mancato utilizzo da parte delle imprese lucane dei fondi stanziati dalla Regione per il pagamento della tassa sui rifiuti, come peraltro denunciato dalla Cisl oltre un mese fa, si
può ben considerare un insuccesso quasi annunciato per effetto, in prima battuta, di una procedura piuttosto complessa che ha scoraggiato e messo in difficoltà molte piccole aziende, pur bisognose di un ristoro economico in ragione della perdurante chiusura di molte attività produttive e commerciali.”

È quanto dichiara il segretario generale della Cisl Basilicata Enrico Gambardella sottolineando che “alla farraginosità della procedura va aggiunta anche l’indifferenza di molti Comuni, principali beneficiari insieme alle aziende della misura regionale, che non hanno attivato alcun servizio di promozione e assistenza per i soggetti destinatari della misura, nonostante il rischio incombente del dissesto alla luce dei mancati introiti della Tari. Insomma – osserva Gambardella – si è raccolto molto meno di quanto ci si aspettasse e si prevedesse se è vero che circa la metà delle risorse stanziate non sono state impiegate. A questo punto riteniamo che le somme residue debbano essere dirottate su una misura di ristoro per le famiglie lucane più bisognose sotto forma di bonus sia per il pagamento della Tari che per le altre utenze essenziali, come luce, acqua e gas. Con una pandemia che non molla la presa e una crisi economica che continua a mordere, non possiamo permetterci di accantonare risorse nel salvadanaio. Esse vanno al contrario rapidamente riprogrammate in favore di altre fasce sociali che questa crisi pandemica ha reso ancora più fragili e vulnerabili”, conclude il segretario della Cisl.

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