Il Comune di Tito, sensibile alla tematica della Ludopatia (basti pensare che nel solo anno 2018 sono stati giocati a Tito circa 8,5 milioni di euro), ha approvato, nel corso della riunione del Consiglio Comunale tenutasi lo scorso 29 settembre, una delibera che prevede l’esenzione totale della Tassa sui rifiuti per gli esercizi pubblici che esercitano, a titolo principale, attività di bar o attività di commercio al dettaglio di prodotti del tabacco che provvedono alla disinstallazione di apparecchi di video poker, slot machine, videolottery o altri apparecchi con vincita in denaro, installati nei propri locali.
Come riportato sul sito del comune, “La disinstallazione deve essere intervenuta a partire dall’annualità 2020. L’esenzione sarà riconosciuta per i tre anni successivi alla disinstallazione a partire dall’annualità 2021, su istanza di parte che dovrà essere presentata al Comune entro i termini e nei modi stabiliti dalla delibera di approvazione delle tariffe Tari, allegando la documentazione che comprova la disinstallazione”
“Dobbiamo promuovere – ha dichiarato il Sindicato di Tito Graziano Scavone – azioni efficaci per contrastare il fenomeno della ludopatia, una piaga sociale per tanti cittadini e per le loro famiglie. Questa misura, per quanto non risolutiva di una problematica ampia, vuole essere un primo passo e la dimostrazione che si può rinunciare ad introiti derivanti dalla disperazione delle persone. Serve che lo Stato riveda l’intera materia e rinunci agli introiti delle giocate”.