“Il documento approvato a maggioranza in tarda serata dall’Assise regionale, dopo oltre due ore di sospensione, certamente non andrà nella direzione di risolvere il problema delle strutture private accreditate”. Lo dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, Gianni Leggieri e Gianni Perrino che aggiungono: “Nello specifico, infatti, la Risoluzione impegna la Giunta regionale ad autorizzare le Aziende sanitarie di Potenza e di Matera, fino al 31.12.2023, a remunerare le strutture private accreditate per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, incrementando così il valore dei tetti di spesa solamente dal 1 ottobre 2023 al 31 dicembre 2023””.

L’impegno sollecitato alla Giunta regionale – proseguono Leggieri e Perrino – è una piccola boccata di ossigeno per le strutture private che, ormai, sono alla canna del gas e non potrà risolvere la situazione a dir poco sconfortante, né tanto meno allievare le preoccupazioni dei cittadini/pazienti lucani per la loro salute. Un contesto che, in base alle ultime indagini pubblicate qualche settimana fa, non può farci rallegrare data la tendenza di molte persone a trascurare il proprio stato di salute. Una situazione che ci trasciniamo ancora dopo l’emergenza pandemica e che ha lasciato il segno. L’emergenza sanitaria e la crisi occupazionale stanno portando inesorabilmente verso un precipizio le strutture, i pazienti e il personale addetto. Bisogna risolvere la situazione con tempismo e convinzione e non con un’operazione tampone che ha tutto il sapore di meri calcoli elettoralistici”.

“E’ giunto il momento di onorare gli impegni assunti: non possiamo permetterci una sanità che funziona a singhiozzo, a mezzo servizio, danneggiando tutti noi, acuendo problemi già sotto gli occhi di tutti e per i quali non si stanno facendo tutti gli sforzi necessari. Lo diciamo senza acredine alcuna, sperando che questi ultimi mesi di legislatura regionale – concludono gli esponenti M5s – possano conferire al governo regionale ‘del cambiamento’ più convinzione rispetto a certe azioni”.