Si è svolto ieri mattina in Regione un incontro finalizzato alla programmazione di attività per il recupero degli autori di violenza domestica e di genere da implementare sul territorio regionale.

Gli enti coinvolti nei lavori, promossi dall’assessore alla Salute e Politiche delle Persona, Francesco Fanelli, sono le Questure di Potenza e Matera, le Aziende sanitarie locali di Potenza e Matera, gli Uffici Servizi Sociali dei Comuni di Potenza e Matera e la Commissione Regionale Pari Opportunità.

“Questo incontro, primo in assoluto nel suo genere e per le sue finalità, è destinato al confronto e alla programmazione delle azioni inerenti al recupero degli autori di violenza domestica e di genere”, ha spiegato l’assessore Fanelli. “Una richiesta manifestata, tra l’altro, dalla Questura di Potenza per dare seguito ad indicazione del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri”.

“L’obiettivo condiviso con tutti gli attori coinvolti – ha continuato l’assessore – è quello di continuare a dare un impulso alle azioni legislative, nella consapevolezza che occorre fornire risposte, sul territorio regionale, ai bisogni che attengono ad aspetti connessi alle condizioni di violenza, quali, tra le molteplici, la prevenzione, la protezione delle vittime, la formazione e l’educazione di operatori e popolazione, l’informazione e la sensibilizzazione e l’azione sugli uomini maltrattanti.

Nello spirito di una fattiva reciproca collaborazione su tematiche molto delicate – ha aggiunto l’assessore – stiamo oggi ponendo le basi per una proficua programmazione a lungo termine, che possa garantire una corretta applicazione della normativa vigente in materia, attraverso la valutazione di implementazioni di iniziative dirette ad attivare protocolli specifici in armonia con le altre regioni italiane, come ad esempio l’istituzione, di sportelli di ascolto e presa in carico dei soggetti autori o potenziali autori di reato per promuovere e favorire comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, al fine di attuare azioni di prevenzione delle recidive”.