“Le imprese del trasporto persone sono allo stremo. Servono rapidi e tangibili interventi a loro sostegno. Altrimenti entro settembre il comparto perderà almeno un quarto delle imprese”.
A lanciare l’allarme in una nota è CNA Fita, che rappresenta a livello nazionale oltre 9mila imprese tra tassisti, ncc auto e autobus su un totale di circa 38mila imprese, in larga parte artigiane, con 40mila addetti e 70mila veicoli.
“Questo settore – prosegue il comunicato – ha subito, sta subendo e rischia di subire ancora a lungo gli effetti negativi della pandemia. Eppure è scarsamente considerato benché nella fase di emergenza, e tuttora, abbia operato con obblighi di servizio, come nel caso dei taxi, e in totale rimessa e fatturato a zero nel caso di ncc e autobus.
E’ proprio per rendere evidente il forte stato di disagio delle imprese lucane del settore (un centinaio le aziende che danno lavoro ad oltre 200 persone) che abbiamo organizzato una pacifica manifestazione mercoledì 3 giugno 2020 a Potenza nella speranza che l’azione congiunta e sinergica tra i provvedimenti nazionali, di cui auspichiamo le modifiche da attuarsi attraverso l’accoglimento delle nostre richieste , e i provvedimenti regionali anch’essi da modificare ed integrare si possa raggiungere l’obiettivo di salvaguardare il maggior numero di imprese possibile.
E’ necessario trovare soluzioni capaci di contenere le principali voci di costo e al tempo stesso lavorare su interventi in grado di stimolare una nuova domanda di trasporto, con forme di integrazione al Trasporto pubblico locale, e di aprire nuovi segmenti di mercato, come i servizi dedicati nell’ambito socio-sanitario, stanziando risorse specifiche e rafforzando le misure di sostegno in termini di ristoro a fondo perduto.
Il dramma che si sta prefigurando per le imprese non può essere sottovalutato. Le poche risorse a disposizione – conclude CNA Fita Basilicata – Sezione Trasporto Persone – vanno indirizzate con oculatezza per sostenere concretamente il settore”.