Intendiamo portare all’attenzione dell’opinione pubblica e in particolar modo dei cittadini delle regioni del Sud e soprattutto della Basilicata le conseguenze disastrose provenienti dall’approvazione del DDL 615 “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a Statuto Ordinario ai sensi dell’art. 116, co. 3, della Costituzione”, meglio noto come DDL Calderoli.
Il DDL è stato già approvato dal Senato in prima lettura lo scorso 23 Gennaio e prossimamente verrà discusso alla Camera in seconda lettura. Se tale disegno venisse approvato si metterebbe in atto la secessione già da anni sbandierata dalla LEGA NORD. Il Partito Democratico sin da subito si è opposto a questa scelta scellerata spiegando che si acutizzerebbe il divario tra le regioni del nord e quelle del sud, che avremmo un’Italia a due velocità, in cui a scapito della cooperazione i territori verrebbero divisi e isolati sacrificando il sostegno alle aree più in difficoltà. Con la definizione dei LEP (Livelli Essenziali di Prestazioni) per ogni singola Regione è alto il rischio che le regioni settentrionali possano garantire servizi e qualità di vita superiori rispetto a quelli delle regioni più in difficoltà. Con questo scenario, pensiamo a un fenomeno come l’emorragia di studenti e neolaureati che non potrà che peggiorare se territori che già non offrono delle proposte adeguate alle esigenze formative dei giovani e professionali dei neolaureati entreranno in una competizione persa in partenza con le aree più avanzate. Ancora, settori come la sanità – già in ginocchio – o l’istruzione rischiano di incorrere in una deriva di privatizzazione o elitaristica che di fatto sancirà la tanto agognata secessione leghista.
Pertanto, risulta necessario istituire un fronte di resistenza che spieghi ad ogni cittadino la gravità della situazione che si andrebbe a prospettare e che scenda in strada e nelle piazze per opporsi al DDL Calderoli. Dobbiamo tenere alta l’attenzione sull’argomento e non cedere alla propaganda divisoria di questo governo di destra.
Il circolo di Scanzano Jonico propone di istituire un coordinamento che unitamente alle segreterie Provinciali e a quella Regionale mira ad essere esteso anche alle segreterie del mezzogiorno d’Italia, con l’obiettivo di mettere in campo iniziative volte alla sensibilizzazione della cittadinanza e, se necessario, istituire una raccolta firme con l’intento di richiedere un Referendum.

Il Circolo di Scanzano Jonico