Dopo la convention di Chiorazzo al Park Hotel di Potenza, ricordare Cetto La Qualunque, come ha fatto Francesco Di Benedetto nella sua pagina Facebook, non è proprio avventato.
Infatti, le storie umane, tra realtà e fantasia, soprattutto quelle negative, si incrociano sempre con fatali punti di contatti.

Purtroppo, considerato che il centrodestra non versa in condizioni migliori del centrosinistra, è proprio il caso di dire se Atene piange, Sparta non ride.

Chiorazzo è il frutto del berlusconismo comparso in un momento di grande vuoto e smarrimento politico in Italia. Se fosse spuntato dieci anni prima nessuno gli avrebbe prestato attenzione e concesso credibilità politica.

Per comprendere cosa accadde e perché accadde è necessario ascoltare -con attenzione- l’ultima intervista (versione integrale) di Paolo Borsellino, facilmente reperibile sul web, concessa a giornalisti francesi pochi giorni prima del suo barbaro assassinio.

Le condizioni attuali della Basilicata, per fortuna, non sono uguali a quelle esistenti al momento della “discesa in campo” di Berlusconi. Infatti, all’epoca, il vuoto politico era accompagnato da incertezze e smarrimenti; in Basilicata, invece, attualmente, anche grazie alla prorompente apparizione di Chiorazzo, sta emergendo un crescendo moto di orgoglio dei Lucani intenzionati ad affrancarsi dai fallimenti politici sia del centrodestra che centrosinistra. E ci riusciranno. Si tratta di utopia? Invero, come la storia insegna, i grandi cambiamenti sono stati sempre alimentati da utopie. E così accadrà alle prossime elezioni regionali in Basilicata. Anche perché, secondo la nota sentenza di Orazio, est modus in rebus (a tutto c’è un limite; vi sono determinati confini, al di là dei quali non può esservi il giusto).

Berlusconi riuscì a distruggere il MSI e il PCI e quello che rimase della DC e del PSI. Chiorazzo -imposto e sostenuto dalla poca (meglio inesistente) accortezza politica di Speranza, Boccia, Bubbico, De Filippo, Folino, Gianni Lettieri segretario regionale piedissino e compagni- è riuscito a spaccare il PD, i 5 Stelle e le altre forze che si richiamano al centrosinistra; sostenere il contrario è impossibile; chi lo fa mente sapendo di mentire. Inoltre, è riuscito ad attirare attenzioni degli insoddisfatti del centrodestra; il tutto, con conseguente disgusto verso la politica di chi non è più disponibile ad assistere passivamente al teatro di politicanti faccendieri e politici di professione, vera disgrazia dell’Italia e della Basilicata.

Avv.Leonardo Pinto – Un Lucano Non Rassegnato