Anche alla luce dell’ordinanza del Presidente Bardi, che mira tempestivamente ad affrontare l’emergenza della peste suina in Basilicata, voglio ribadire l’importanza di non porre ostacoli allo svolgimento delle attività venatorie di depopolamento al cinghiale”.
Lo afferma il consigliere regionale della Lega, Gianuario Aliandro che aggiunge: “Grazie alla risposta rapida del Presidente della Regione Basilicata si è infatti inteso tutelare, ricomprendendoli nella zona infetta a rischio peste suina, i Comuni lucani di Grumento Nova, Lagonegro, Moliterno, Paterno e Tramutola, sebbene ad ora non vi siano casi”.
“Occorre valutare – dice – l’annosa questione dei cinghiali nel suo complesso. In ragione degli episodi sempre più frequenti di danni arrecati dai cinghiali a persone, mezzi di trasporto, allevamenti e altre specie animali ,è necessario provvedere tempestivamente a un nuovo Piano di abbattimento dei cinghiali per la Basilicata. È di tutta evidenza che è necessario recepire i cambiamenti dovuti alla modifica della legge 157/1992 per risolvere definitivamente il problema soprattutto per il mondo agricolo, dove sono quotidiane le denunce di allevatori e agricoltori”.
“Venendo meno le restrizioni precedenti che impedivano alle Regioni di intervenire massivamente sulla problematica – continua – è necessario provvedere a un nuovo piano di abbattimento. Ora si potrà agire con abbattimenti mirati e con personale autorizzato in aree prima proibite. Ci vuole una politica che metta insieme capacità di affrontare le emergenze che interessano l’ambiente e l’agricoltura e contestualmente garantite un’adeguata amministrazione delle tante zone naturali che interessano il nostro territorio”.
“A tal fine – conclude – chiedo la massima attenzione al presidente della Regione e all’assessore al ramo, affinché si facciano parti diligenti con il Ministero competente per tenere alta l’attenzione su questa problematica”.