A ormai un anno di distanza dall’incontro tenutosi al Palazzo Fortunato sul Crob di Rionero in Vulture, dobbiamo amaramente constatare che ad oggi nulla è stato fatto per superare le criticità evidenziate in quell’assise da amministratori locali, sindacati e medici.

nomine del Direttore Generale e del direttore Sanitario ad oggi non ci sono ancora e ciò influisce negativamente sull’attività della struttura che, quotidianamente, trova difficoltà organizzative e di reperimento di personale medico e di ricerca. La stasi sembra, purtroppo, legata non a difficoltà tecniche, quanto a dinamiche interne e conflitti nella maggioranza politica della Regione Basilicata, che in materia sanitaria, dopo aver brancolato nel buio per 4 anni, sul finire di legislatura sembra voler definitivamente abituare i Lucani ad una inaccettabile situazione di stallo, con ripercussioni sui pazienti e sui lavoratori del settore.

Il Piano Sanitario Regionale, ancora ancora in attesa di approvazione, così come le nomine direttoriali, anch’esse ancora in sospeso, ostacolano una programmazione adeguata: al Crob di Rionero in vulture siamo in attesa di 25 ricercatori, i quali, a causa di queste ormai ataviche problematiche, rischiano di essere dei “passanti”, visto che l’attrattività della struttura cala giorno per giorno.
Non sono più rimandabili le decisioni sul destino della sanità lucana; non è più tollerabile la melina del centrodestra di Basilicata che, impegnato a equilibrare i suoi assetti interni e a individuare una leadership per la prossima tornata elettorale, si mostra desideroso di sedare il dibattito sul tema, definendo “normale” la situazione complessiva della Sanità lucana: liste di attesa interminabili, mancanza di figure specifiche per la chirurgia, fuga di professionisti, limiti ai tetti di spesa, strutture commissariate. Tutto ciò offre un quadro desolante che, ad oggi, non trova inspiegabilmente risposta.
Nel luglio del 2022 l’Assessore Fanelli aveva preso impegni in merito alla nomina del Direttore Generale e all’approvazione del Piano Sanitario regionale, con l’istituzione della rete oncologica regionale coordinata dal Crob. Tutto ciò è essenziale per il livello delle prestazioni che si erogano ai lucani ed è altresì importante per rilanciare dell’attività scientifica del Crob, al fine di non comprometterne l’accreditamento IRCCS.
Non può, un fiore all’occhiello della Sanità regionale, appassire giorno per giorno, a causa del lassismo e della miopia della classe dirigente regionale.
Per tutte queste motivazioni si chiedono, ancora una volta, celerissimi interventi sul tema, a partire dalla nomina dei dirigenti e dall’implementazione del personale medico, passando per l’approvazione e l’attuazione del Piano Sanitario regionale, la cui bozza giace nei cassetti della Regione da troppo tempo.

Donatello Pinto (PD)- capogruppo Rionero Oltre

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