“Ogni anno dedichiamo un pensiero alla celebrazione della festa della donna, e cerchiamo di farlo senza mai scadere nella retorica, ma tracciando un bilancio di quanto fatto e quanto ancora si può fare per migliorare le criticità che ancora si registrano nel trattamento uomo-donna nella sfera lavorativa. Voglio partire da quanto approvato con il piano strategico regionale della Basilicata 2021- 2030 che all’azione 3, titola ‘Politiche per l’occupazione femminile’. Le politiche per l’occupazione femminile integrano tematiche riguardanti la parità di genere, oggetto di specifiche Strategie Europa 2020-2026 e la tenuta demografica”.

Lo afferma il consigliere regionale della Lega, Gianuario Aliandro che aggiunge: “Circa la parità di genere l’Italia intende raggiungere entro il 2026 l’incremento di 5 punti nella classifica dell’Indice sull’eguaglianza di genere, attaverso interventi diretti di sostegno all’occupazione ed all’imprenditorialità femminile, interventi indiretti o abilitanti, rivolti in particolare al potenziamento dei servizi educativi per i bambini e di alcuni servizi sociali che il PNRR ritiene potrebbero incoraggiare un aumento dell’occupazione femminile. Ecco, la fotografia della Basilicata ci restituisce una platea di 40.000 donne, rientranti nelle classi lavorative di età che, più o meno esplicitamente, sono interessate a trovare un’occupazione, senza riuscire a trovarla. In Basilicata, il tasso di partecipazione delle donne al mondo del lavoro si posiziona ben al di sotto del tasso nazionale che si assesta al 49 per cento nel 2020 contro il 37,7 per cento della Basilicata e il 32,5 per cento del Mezzogiorno (fonte Istat)”.

“Da questi dati e da questi propositi, che abbiamo scritto nero su bianco – dice – in quello che è il piano, il faro della politica lucana per i prossimi anni, dobbiamo partire per migliorare le cose. Non dobbiamo mettere in condizione le donne di dover scegliere tra maternità e carriera, dobbiamo adottare meccanismi di reclutamento nella PA e la revisione delle opportunità di promozione alle posizioni dirigenziali di alto livello e investire sul lavoro agile. E ancora investire sui servizi educativi e sul sistema integrato 0-6, come peraltro sta facendo il nostro governo regionale e continuare a potenziare l’assistenza domiciliare e i servizi di prossimità”.

“Un lavoro – conclude – che non dobbiamo raccontare, ma dobbiamo continuare a fare insieme, per migliorare il quadro generale ed essere come piccola regione di esempio e monito per il resto del Paese”.