“Il Governo nazionale pensa bene di indebolire ancora di più il nostro sistema scolastico introducendo norme capestro in finanziaria, la legge 29 dicembre 2022, n. 197, concernente ‘Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e Bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025’. Riorganizzazione rete scolastica. Art. 1 commi 557, 558, 560 e 561…… più comunemente definito dimensionamento scolastico. La riforma decorre dall’anno scolastico 2024/25 e individua i criteri per l’assegnazione dei Dirigenti Scolastici e dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), tenendo conto della popolazione scolastica regionale e consente allo Stato di stabilire unilateralmente i criteri per il dimensionamento della rete scolastica, in caso di mancato accordo in Conferenza Unificata entro il termine stabilito, sulla base di parametri rigidi che violano la competenza regionale in materia di istruzione e la leale collaborazione. Per l’a.s. 2024-2025, la norma alza il coefficiente ad un minimo di 900 studenti e non superiore a 1000 per poter avere un proprio dirigente e DSGA, col rischio, di fatto, di accorpamenti e riduzione del numero delle autonomie, e quindi delle scuole gestite dalle stesse, in particolare nelle aree interne, periferiche e nei comuni montani; In Basilicata si passerebbe dalle attuali 115 scuole con dirigente proprio ed autonome alle 84 previste per l’anno scolastico 2024-2025 con una riduzione del 31 per cento”.

Così il capogruppo del Pd, Roberto Cifarelli che sull’argomento ‘dimensionamento scolastico’ è intervenuto nel corso del Consiglio regionale della Basilicata.