Tutto pronto per l’invio del dossier al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per il riconoscimento della Fragola della Basilicata con marchio di Indicazione Geografica Protetta (IGP). Si è svolta questa mattina, nella sede della Regione Basilicata, a Policoro, la riunione operativa del comitato promotore costituito dalle Organizzazioni di Produttori lucane, tra cui AOP Arcadia, OP Terre della Luce, OP Agorà, OP Athena, OP Primosole, OP Ancona e Apofruit, a cui hanno partecipato Emilia Piemontese, dirigente generale Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata, Aniello Crescenzi, direttore dell’Agenzia Lucana di Sviluppo in Agricoltura, e il consigliere regionale Pasquale Cariello a supporto della candidatura della Fragola della Basilicata IGP.

Durante la riunione è stato approvato in via definitiva e all’unanimità il logo identificativo da apporre sui supporti di vendita e i materiali di comunicazione pubblicitaria, creato e donato gratuitamente al comitato promotore dall’architetta Anelina Rosanna, con contenuto descrittivo e progetto grafico da integrare nel documento pronto per l’invio al Ministero che include: il disciplinare di produzione, la relazione storica, socio-economica e quella tecnica.

“Ringrazio tutti i componenti del comitato promotore della Fragola IGP Basilicata – dichiara Vito Bardi – presidente della Giunta regionale di Basilicata e assessore al ramo -, per aver concluso la redazione del dossier nei tempi stabiliti. Con l’approvazione dell’IGP vogliamo accrescere i numerosi vantaggi connessi al branding e alla reputazione legati al territorio, associati alla qualità, al gusto, alla tutela per i consumatori che sceglieranno la Fragola della Basilicata IGP. Su questo, siamo già al lavoro per la pianificazione di una campagna mediatica che punti a favorire un posizionamento premium con forte richiamo evocativo al territorio, in particolare del Metapontino”.

Il logo, approvato in sede di riunione, rappresenta il frutto visto dall’alto, si presenta con linee essenziali, minimali ed eleganti ed è in fase di registrazione presso la CIAA di Basilicata.

I prossimi passaggi prevedono che a riconoscimento ottenuto, il comitato promotore si costituirà in Consorzio di tutela e valorizzazione insieme alle aziende certificate che vi accederanno attraverso l’adozione di standard di qualità per poter produrre con marchio IGP, e promuovere la Fragola della Basilicata IGP sul mercato con una forte caratterizzazione legata al territorio lucano.

Coltivata dal 1955, periodo temporale di gran lunga superiore a quello richiesto per la candidatura, la fragola della Basilicata copre l’areale di produzione di nove comuni del Metapontino: Bernalda, Montescaglioso, Pisticci, Tursi, Montalbano Jonico, Scanzano Jonico, Policoro, Rotondella e Nova Siri. Rappresenta un ‘eccellenza territoriale che vale il 22% del Pil agricolo e impiega nei periodi di grande raccolta 12 mila addetti e 500.000 giornate di lavoro e con un valore commerciale di circa 100 milioni di euro su più di 1000 ettari di superficie.

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