Le proteste di cittadini e sindacati davanti agli ospedali e la serrata degli operatori della sanità privata lucana insieme alla costante battaglia del Partito Democratico nei territori ed in Consiglio regionale stanno portando i primi effetti: dopo circa quattro anni sarà presentata ufficialmente la bozza del nuovo piano sanitario regionale della qual cosa Bardi, anziché scusarsi per l’insopportabile ritardo e per i disservizi che ciò ha prodotto, si attesta meriti inesistenti”. E’ quanto dichiara il capogruppo PD in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli.

“Siamo la regione dei paradossi – aggiunge Roberto Cifarelli -. Una regione dove la destra lucana per dimostrare il proprio arrogante potere ha lasciato i cittadini lucani per anni di fronte ad un’organizzazione sanitaria improvvisata e comandata nei territori da ‘capetti’ politici. Un comparto intero ha dovuto bloccare i servizi verso la comunità, una inaudita e storica protesta per chiedere un confronto ed una soluzione a problemi evidenti che da mesi sono sul tavolo della Giunta regionale, mentre le istituzioni sono mobilitate contro il governo regionale. Domani parteciperò alla seduta aperta del Consiglio provinciale di Matera a Pisticci Scalo, mentre la città di Matera attende la convocazione di un Consiglio comunale ad hoc sulla sanità. La storia di questa consiliatura regionale racconterà che sulla sanità e nella sanità lucana si è consumata una guerra di potere di cui i cittadini lucani non si dimenticheranno”.

“A ricordarci tutto quanto accaduto – prosegue ancora il capogruppo Pd in Consiglio regionale – non saranno state le indagini e il terremoto giudiziario che ha colpito il centrodestra lucano, ma le risse davanti agli sportelli che i lucani sono costretti e vivere per ottenere una visita medica con il paradosso che, a causa di una spesa sanitaria verso altre regioni che mai aveva raggiunto questi livelli, i cittadini lucani non possono manco più usufruire di prestazioni sanitarie in altre regioni. Alla inadeguatezza di Bardi e Fanelli si aggiunge anche il disprezzo nei confronti dei lucani per nomine di Direttori Generali della Aziende Sanitarie utili solo a far quadrare gli equilibri di potere interni al centrodestra. A lui verrà ricordato che le nomine poco chiare dei direttori generali, sui quali pendono interrogazioni in Consiglio regionale che attendono risposta, e la nomina dei direttori generali al dipartimento alla sanità di cui abbiamo perso il conto, sono la cifra che il vero responsabile è e rimarrà il generale Bardi”.

“Tuttavia – conclude Roberto Cifarelli -, ho presentato un’altra interrogazione per sapere perché il direttore generale dell’ASM di Matera è ancora in carica, considerate le evidenze giuridiche contrattuali che ne prevedono la decadenza a seguito dell’approvazione in perdita del consuntivo 2021”.

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