“Invece di parlare di strategie, nuova programmazione e Psr assistiamo attoniti al teatrino della politica, in Regione Basilicata. Come Italia Viva siamo a fianco del comparto.

La crisi dell’agricoltura e dei costi nella nostra regione non può essere curata con un aumento delle tariffe per l’acqua, frutto di scontri politici più che di oggettiva mancanza di soluzioni e risorse economiche. L’assessore Cupparo esca dallo scontro e con il Presidente Bardi trovi la soluzione immediatamente. 

I canoni e le tariffe del consorzio di bonifica non possono essere aumentati. Gli agricoltori lucani vanno difesi e tutelati non solo dalla crisi e dall’aumento generale dei costi da sosten laere ma, soprattutto, anche dalle beghe poltiche nel centrodestra. Quello che accade tra Forza Italia, Lega  e Fratelli d’Italia, tra  l’assessore Cupparo e l’amministratore Musacchio, è diventato uno scontro tra Consorzio di Bonifica e Dipartimento Agricoltura. A pagarne il prezzo un comparto sempre più stremato.”

Lo dichiarano i coordinatori Regionali e Provinciali di Italia Viva Basilicata. 

“L’agricoltura, settore nevralgico in Basilicata – proseguono gli esponenti  del partito – continua a nostro avviso a essere non governata. Siamo passati  da una mancanza di visione strategica del comparto nella gestione Fanelli, senza prosecuzione di programmazione in continuità con quanto avviato dalla legislatura precedente, alla totale inadeguatezza nel comprendere quelle che sono le criticità che il settore sta soffrendo da parte dell’attuale assessore Cupparo. 

Italia Viva Basilicata, attraverso i propri consiglieri regionali Luca Braia e Mario Polese, non ha mai fatto mancare la propria voce critica all’interno dell’assise  regionale, molte volte proprio sui temi del comparto agricolo, suggerendo e proponendo – inascoltati – soluzioni alle problematiche che oggi apertamente i sindacati di categoria denunciano pubblicamente.

Si susseguono, infatti, le note di sfiducia delle associazioni di categoria nei confronti dell’Assessore Cupparo, fino ad arrivare a chiederne le dimissioni al Presidente Bardi. 

Il raddoppio dei canoni irrigui è insostenibile e si sommerà  allo stato di difficoltà che vive l’agricoltura, con gli esponenziali aumenti dei costi di produzione, mezzi, energia e carburante, a cui si è aggiunto il contestuale blocco delle quotazioni e dei prezzi all’origine, l’irreperibilità di manodopera, l’inflazione, gli oramai imprevedibili eventi meteorologici e eccezionali (siccità, grandinate, bombe d’acqua, alluvioni) oltre a fitopatie e zoonosi-peste suina.

Sono in ginocchio interi areali produttivi, per non parlare delle aree interne che continuano a vivere uno stato di vera e propria emergenza per i ricorrenti danni da fauna selvatica alle colture, con aggressioni anche a mandrie e greggi.

Gli aumenti dei canoni di bonifica e irrigazione, infliggeranno un devastante colpo ai precari redditi delle aziende agricole, già molto compromesse.

Cia, Confagricoltura e Copagri hanno fatto sapere all’assessore Cupparo che non siederanno al tavolo verde, convocato dopo l’uscita durissima di Coldiretti sulle misure “ridicole” per il mondo agricolo.

Come Italia Viva – concludono i coordinatori provinciali e regionali – chiediamo al Presidente Bardi, seppure nella distrazione generale di questa anomala campagna elettorale estiva, quali siano le intenzioni della giunta tutta rispetto all’urgenza di intervento e attenzione che tutto il mondo agricolo lucano sta, con forza, rivendicando, prima che migliaia di aziende chiudano o falliscano. La Basilicata, che per l’Europa è al 100% rurale, non deve assolutamente permetterlo.”

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