Prendiamo una posizione netta sulla realizzazione di un impianto di stoccaggio, frantumazione e recupero inerti in “zona vasca” (Contrada Cupa), alle porte di Bernalda. Ci opponiamo fermamente alla scelta ed alle modalità di attuazione messe in campo dall’amministrazione Tataranno, che porteranno alla votazione in Consiglio Comunale di una variante urbanistica che, di fatto, sarà il via libera per l’inizio dei lavori.

Ci opponiamo alla variante urbanistica che trasforma quel terreno da zona agricola a, mettendo, di fatto, una pietra tombale sull’eventuale espansione urbanistica del paese in quella direzione (che rappresenta l’unica via di futuro sviluppo del paese). In sostanza, se Bernalda dovesse crescere demograficamente, come auspichiamo, non sapremo dove costruire nuove case.

Ci opponiamo alla costruzione di un impianto che avrà un impatto ambientale sul territorio agricolo circostante, denso di campi coltivati e con la presenza di alcune abitazioni, visto e considerato che impianti di questo tipo sono già presenti sul nostro territorio e che la realizzazione di altre attività similari troverebbe ampia disponibilità di spazi in aree più idonee. Il nostro Comune ha già una zona artigianale (zona Prod), situata in una posizione strategica (S.S. 407) proprio in vista di un futuro sviluppo complessivo per insediamenti produttivi, non fatto di interventi incongruenti e privi di una visione complessiva della materia urbanistica: il rischio sarebbe quello di creare mostri che peserebbero come macigni sulle prospettive di sviluppo della nostra comunità.

Ci opponiamo alle modalità che non hanno tenuto conto del parere e dei legittimi interessi dei coltivatori dei terreni circostanti, che solo dalla voce del nostro gruppo di minoranza hanno potuto apprendere di questo progetto lesivo per i loro campi e per le loro aziende agricole. L’unico aspetto tutelato da queste modalità è quello dell’interesse di un cittadino solo, ossia il richiedente.

Ci opponiamo all’anomala attività amministrativa degli ultimi 7 giorni in cui, da mercoledì 22 a martedì 28, abbiamo assistito e assisteremo a 4 Commissioni Consiliari convocate con scarsissimo preavviso (una addirittura di sabato alle 15.00) e due Consigli Comunali (un record!), uno dei quali convocato con “STRAORDINARIA URGENZA” in 24 ore, al quale non solo non hanno potuto partecipare i consiglieri di minoranza, ma anche uno di maggioranza e lo stesso Sindaco Tataranno. A nostra memoria non ricordiamo un Consiglio Comunale (oltretutto urgente) al quale il Sindaco non abbia partecipato.

Ma soprattutto ci opponiamo all’imbarazzante mancanza di garbo istituzionale, di visione strategica e anche di credibilità politica presente e futura in virtù della quale tutte le attività anomale che abbiamo elencato vanno a vantaggio di un solo cittadino, padre di una Consigliera Comunale di maggioranza (e che per legge in Consiglio Comunale si dovrà astenere dal voto e allontanare dall’aula), eletta alcuni mesi fa (dalla maggioranza) e membro della Commissione Consiliare “Ambiente e territorio”, costretta a dimettersi solo per l’impossibilità di raggiungere il numero legale a causa del conflitto di interessi.

           Comunicato Stampa – Gruppo consiliare         “Insieme Bernalda è Metaponto”