Queste elezioni amministrative ci consegnano dei dati rilevanti che possono essere utili per intravedere alcune tendenze. Il Partito Democratico cresce in tutta Italia attestandosi saldamente come primo e unico partito nazionale, da Nord a Sud, con un conseguente crollo verticale della Lega e di altre realtà che risultano praticamente scomparse, come evidenzia YouTrend. Un crollo testimoniato anche dall’eclatante dato dell’astensionismo sul referendum.
Referendum che la Regione Basilicata ha contribuito a promuovere con il sostegno di un pezzo di opposizione, piuttosto che intercedere per un impegno concreto in Parlamento per riformare la giustizia.
Tornando alle amministrative, bisogna necessariamente considerare un dato: quando il 40% degli italiani e dei lucani diserta le urne la prima preoccupazione non riguarda solamente il nostro campo, ma quello di tutti. Esiste uno spazio che bisogna interpretare, comprendere e intercettare. Così come esiste il dato legato ai lucani all’estero o fuori sede, tantissimi, impossibilitati ad esprimere il proprio voto.
Il cantiere del Partito Democratico Basilicata è ancora in allestimento e, nonostante questo, molti risultati sono eccellenti: dalla straordinaria vittoria di Grassano con il simbolo del PD, unico simbolo presente in tutte le competizioni elettorali in Basilicata, alle conferme di Bella e Castelsaraceno con sindaci marcatamente Dem.
Grazie ad un rinnovato sforzo di sintesi e di alleanze che ci vede fra i protagonisti il centrosinistra vince a San Mauro Forte, Colobraro, Abriola, Latronico, Rapolla. Ottima la riaffermazione a Vietri di Potenza dell’amministrazione uscente.
Il dato inequivocabile è che dove il centrosinistra è unito si vince, sempre. Dove le divisioni, le contraddizioni e i personalismi si sono manifestati hanno condizionato negativamente l’esito elettorale.
Erano elezioni locali ma colpisce la fluidità di alleanze spurie alle quali non è possibile abituarsi. C’è un trasformismo dilagante che genera disaffezione specialmente quando si maschera in un finto centrismo perdente. Ha detto bene ieri il Segretario Enrico Letta: non esiste il centro, o con noi o con la destra.
Quanto al nostro campo, è necessario intraprendere ogni sforzo per costruire unità e forgiare alleanze per fermare una destra inadeguata e trasformista che sta portando la Basilicata sull’orlo di un baratro, con una maggioranza inesistete e litigiosa. Ogni consiglio regionale ne rappresenta una prova plastica.
Non è più rinviabile un progetto di coalizione progressista, riformista, moderata, ecologista e femminista. Una coalizione larga che parta da punti programmatici in comune.
Non ci sono alternative alla politica ed alla necessità di non disperdere energie. Dal M5S ad Azione, senza veti e possibilmente con i voti, rimettendo al centro del nostro dibattito i valori e le grandi questioni sociali che riguardano la nostra Regione a partire dalla giustizia sociale e da quella ambientale. Sempre Letta ieri ha provato già a tracciare un percorso.
Buon lavoro a tutti i sindaci ed all’unica sindaca donna eletta in questo turno elettorale, alle consigliere ed ai consiglieri eletti. A tutte e tutti coloro che hanno deciso di metterci la passione, il cuore e il sudore per il proprio territorio.
Raffaele La Regina, segretario regionale del Partito Democratico