“Food For Earth. Cibo come diritto di tutti i popoli, la transizione ecologica dei sistemi agro-alimentari globali per nutrire e contestualmente proteggere il nostro pianeta. Con un pizzico di orgoglio, guardando indietro al lavoro fatto negli ultimi anni, ancora una volta e – finalmente – dalla nostra Matera, contesto ideale per storia e simbolo di resilienza,
partono messaggi forti e obiettivi da raggiungere, per un futuro alimentare equo e sostenibile per l’umanità intera, che possa abbattere le differenze dei paesi nel rapporto produzione e consumo di cibo, partendo dall’agricoltura. Modificare norme, modificare abitudini, elaborare ma soprattutto avviare processi evolutivi per una società sostenibile è
compito di tutti e il tema del food rimarrà sempre al centro di tutto.

In linea con quello che abbiamo sempre sostenuto e per cui abbiamo lavorato, dopo questo anno e mezzo di pandemia e di crisi mondiale in cui la filiera dell’agroalimentare non si è potuta mai fermare, proprio per nutrire il mondo, nonostante il virus, ho partecipato con grande piacere, presso l’Unibas di Matera, al confronto internazionale organizzato Future
Food Institute in collaborazione con il T20, World Food Forum e Stati Generali delle Donne, la cui presidente Maria Anna Fanelli voglio ringraziare insieme alla Prof.ssa Paola D’Antonio per l’organizzazione e per la costante attenzione su questi temi. Iniziativa che ha colto nel
segno, nell’ambito di quelle previste dall’incontro Ministeriale degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale del G20.”

Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva,
già assessore all’agricoltura.

“Raggiungere l’obiettivo “Fame Zero entro il 2030” – prosegue il Consigliere Braia – è possibile e possiamo essere da esempio e modello. Agricoltura 4.0, ricerca e innovazione, biodiversità, lotta biologica, economia circolare, giovani. Questo è ciò su cui dobbiamo puntare, per questa nostra terra che oggi parla al mondo intero. Con un milione di metri
cubi d’acqua e 360 ettari di patrimonio forestale e predisposta naturalmente alla produzione di energia da acqua, sole e vento oltre che da quella del sottosuolo, per cui siamo la prima regione italiana. Sin dal 2015 con “Da Expo ai Territori” la Basilicata ha cominciato a spiegare, con i fatti, che proprio partendo dal settore dell’agricoltura, ha molto da raccontare sui temi della relazione importante tra cibo, terra e acqua, sostenibilità.

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