“Nell’articola pubblicato la settimana scorsa dai media avevamo preannunciato che eravamo in attesa di conoscere la nuova giunta di Policoro. Ma nel consiglio comunale del 29 aprile scorso sembrerebbe che i rapporti tra Mascia e i due consiglieri dissidenti si siano ulteriormente incrinati. Il consigliere Ranu’ interpretando anche la volontà del Presidente Mitidieri, nel suo intervento ha fortemente criticato l’operato del Sindaco, evidenziando che “il malessere dura da tempo per la mancata condivisione di atti importanti,…la crisi è legata al metodo di lavoro della maggioranza, ..se ci fosse stato la partecipazione e il coinvolgimento le cose sarebbero andate diversamente, ..il nostro problema sono gli atti già consumati, ..invita il Sindaco se vuole arrivare al termine del mandato, di dotarsi di una giunta tutta esterna, nel massimo della trasparenza”.
Alle critiche di Ranu’, che ha ufficializzato l’ennesima crisi amministrativa, Mascia ha risposto con durezza, ribadendo che non si dimetterà mai e lanciando di fatto il guanto di sfida ai dissidenti, invitandoli a sfiduciarlo nella sede istituzionale del consiglio comunale. Il Sindaco inoltre, dall’alto della sua presunzione di onnipotenza, con il solito atteggiamento arrogante e spocchioso, rivolgendosi ai consiglieri di opposizione ha restituito al mittente le varie “sciocchezze” rimarcando che le critiche dell’opposizione sono “banali e patetici”.
Purtroppo ancora una volta il Sindaco nella sua replica ha utilizzato un linguaggio volgare, offensivo e irriverente, degno solo di uno scaricatore di porto che non merita nessuna giustificazione che danneggia tutti in quanto al primo cittadino del terzo Comune della Basilicata non è consentito utilizzare il turpiloquio nella sede istituzionale.
Anche al vice sindaco Marrese, il consigliere Ranù ha rivolto pesantissime accuse sulla gestione della delega assessorile, denunciando tra l’altro, forti preoccupazioni sugli strascichi dell’appalto dei rifiuti solidi urbani tenuto conto che è già stato presentato un ricorso al Tar di Basilicata da una delle imprese che ha partecipato alla gara. Marrese nel replicare alle accuse di Ranù ha condiviso le motivazioni politiche della crisi avanzate dai dissidenti, ma ha respinto le illazioni sulla sua moralità, sostenendo che la crisi si è aperta non per la presenza nella maggioranza di “mascalzoni” ma per decisioni tecniche, scaricando di fatto le responsabilità sugli uffici.
Personalmente nel ricordare a Marrese che in politica le dimissioni non si annunciano ma si danno, ho constatato con quanta spregiudicatezza e cinismo ha bollato come “un guaio” la scelta del consigliere Agresti reo di avere autonomamente deciso di sostenere la maggioranza del Sindaco Mascia all’indomani della prima crisi amministrativa provocata da lui e dai consiglieri Carrera, Carretta, Prestera. Tale atteggiamento è il frutto della sua idea privatistica delle Istituzioni, dove l’etica e la morale non esistono.
Infine agli assessori: Celano, Di Cosola, Marrese e Prestera, nei prossimi giorni consiglio di dotarsi di qualche scatola in quanto, se le dichiarazioni pubbliche hanno un senso, indipendentemente dall’esito della crisi, a breve dovranno procedere a liberare le stanze assessorili consegnando le chiavi ai nuovi assessori o al segretario generale dr. Larocca”.
Benedetto Gallitelli Consigliere Comunale – Rappresentante Rete Civica Policoro