Provvidenziale a Matera l’intervento di agenti di una Volante della Polizia intervenuti in tempo per evitare che una ragazza diciassettenne mettesse a segno l’intento di suicidarsi, tagliandosi le vene con una lametta di rasoio.

L’allarme è scattato quando alla sala operativa è giunta la telefonata della madre della ragazza che, in forte stato di agitazione, riferiva di aver visualizzato sul proprio profilo WhatsApp, un messaggio inviato dalla propria figlia su un gruppo creato ad hoc e in cui manifestava la volontà di togliersi la vita.

Il dispositivo di sicurezza della Questura è stato subito attivato anche attraverso l’allerta dei diversi equipaggi dislocati sul territorio, anche del Reparto Prevenzione Crimine e con l’attivazione del dispositivo di emergenza che prevede la geo localizzazione che segnalava l’utenza cellulare della giovane nella zona di Rione Pini, dove le ricerche hanno dato però esito negativo.

L’attività incessante è proseguita senza sosta, riuscendo a rintracciare la sorella della minore scomparsa, la quale aveva appena ricevuto da lei un messaggio.

Questo ha consentito di proseguire le ricerche insieme anche ad un’amica della ragazza che l’aveva contattata, su indicazione dei poliziotti, tramite videochiamata.
Questo ha consentito di rintracciare la diciassettenne in un anfratto sulle scalinate di uno stabile. Era seduta a terra, visibilmente scossa, con sguardo assente e con evidenti ferite da taglio sull’avambraccio e sulla mano destra dalle quali usciva molto sangue.

In attesa dell’ambulanza immediatamente allertata, una poliziotta è riuscita a tamponare, l’emorragia utilizzando elastici per capelli.

Poco distante da dove era la ragazza, è stata ritrovata una lametta di rasoio sporca di sangue con cui si era procurata le lesioni.

Dopo le visite di rito in ospedale, dove i medici riscontravano che la ragazza era interessata da una crisi d’ansia, è stata affidava ai propri genitori.