“Si metta la riforma del Piano sanitario al riparo di strumentalizzazioni e interessi di parte. Si dia il documento in mano a reali esperti nazionali per avere un quadro chiaro e oggettivo”.

Così il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia viva che spiega: “In queste settimane, da quando è iniziata a circolare una bozza del nuovo Piano sanitario regionale, è iniziato un inutile quanto dannoso tam tam di commenti, di interpretazioni, di suggerimenti (disinteressati?) e di rivendicazioni. C’è un chiacchiericcio pleonastico che rischia solo di creare confusione e innescare lotte fratricide tra territori della stessa comunità lucana”.

“In tutto questo emergono due aspetti di debolezza. Da un lato c’è un governo regionale che dà prova di evidente scollamento territoriale, a prescindere dalla appartenze geografiche dei suoi esponenti. Dall’altro lato ci sono le spinte a localismi e particolarismi. Sono in pratica le stesse dinamiche che sono state oggetto di campagna elettorale con l’impegno di chi oggi governa la Basilicata a perpetrare il cambiamento proprio per modificare questo stato di cose”, aggiunge Polese che sottolinea: “Per questo, se si vuol cambiare registro prima che sia troppo tardi, sarebbe importante interessare della riforma sanitaria i massimi esperti nazionali al fine di ottenere un punto di vista chiaro e oggettivo, che poi calato in Basilicata sul piano politico, consentirebbe di immaginare un quadro tecnico amministrativo di primo livello”. “Solo così – conclude Polese – la politica lucana, a partire dalla attuale maggioranza, riuscirebbe a mettersi su un piano più alto del solito gioco dei sospetti e delle analisi soggettive”.