“Avanti senza più tentennamenti su provvedimenti per sostenere i giovani in questo momento così drammatico”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che rilancia:

“Chiediamo al presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e all’assessore alle Attività produttive Franco Cupparo di mettere in campo con la massima celerità una serie di azioni che non guardino solo al contingente ma si proiettino al futuro con l’obiettivo di ristorare e accompagnare fuori dalla crisi anche le nuove generazioni. Abbiamo bisogno di coltivare anche i sogni oltre che continuare a fronteggiare il quotidiano”.

“Per questo – prosegue Polese – torno a rilanciare il Piano giovani di cui ho parlato nei giorni scorsi con un’ulteriore proposta che riguarda sempre i ragazzi per un verso, ma anche tutto il mondo dell’economia del ‘wedding’, fortemente in crisi. Il vicepresidente del Consiglio regionale prosegue: “Non c’è dubbio infatti, che al netto degli sforzi fin qui compiuti da tutti i soggetti interessati nazionali e regionali compreso il Gruppo di lavoro delle Attività produttive di cui mi onoro di far parte, restano purtroppo scoperti interi segmenti sociali, produttivi ed economici della nostra regione.

Per questo, oltre a reiterare la presa in carico di un sostegno a favore degli studenti fuori sede che pagano i fitti, per chi a vario titolo opera nel mondo dell’economia della cultura e per tutte quelle attività che nate solo nel 2019 non possono al momento beneficiare di alcun provvedimento di ristoro economico, chiedo che si prevedano misure specifiche per le numerose attività collegate al settore dei matrimoni, che a causa del Covid 19 e al relativo spostamento delle date dei matrimoni al 2021 rischiano l’inevitabile tracollo economico. Un contributo per chi decidesse di sposarsi nel 2020 coglierebbe la doppia esigenza di offrire un futuro più certo ai giovani e risposte immediate a chi versa nelle difficoltà finanziare più gravi come wedding planner, titolari di sale e ristoranti, atelier, ditte di catering, fotografi e videomaker, fiorai, venditori di oggettistica e tutti coloro i quali gravitano nell’indotto economico dei matrimoni”.