L’Irccs Crob è un ospedale senza fumo. In occasione della giornata mondiale senza tabacco, che cade ogni anno il 31 maggio, la direzione dell’Istituto annuncia il nuovo regolamento che estende il divieto di fumo anche alle aree esterne dell’ospedale. Obiettivo delle nuove disposizioni è quello di garantire una maggiore tutela della salute di pazienti e dipendenti. Il nuovo regolamento, che disciplina il divieto di fumare, attua la legge 584 del 75, l’articolo 51 della legge numero 3 del 2003 e il decreto legislativo numero 81 del 2008 in materia di sicurezza e salute dei lavoratori.

Nel dettaglio: è vietato fumare negli spazi adiacenti alle porte d’ingresso, alle pensiline di passaggio, ai cortili interni e ai giardini, presenti nel perimetro dell’ospedale. In tutti i locali interni e nelle aree esterne di maggior afflusso, saranno affissi appositi cartelli che indicano chiaramente il divieto di fumo. Ai fumatori è dedicata un’apposita aera delimitata all’esterno e indicata da segnaletica. Sono previste sanzioni amministrative, come da normativa vigente, per il mancato rispetto dei divieti.

Questa decisione aderisce pienamente alla mission del Crob come Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata, in tema di prevenzione dei danni causati dal tabagismo che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno è causa di morte per sei milioni di persone. Inoltre, il fumo di sigaretta è un fattore di rischio per 17 diversi tipi di tumore tra cui al primo posto c’è il tumore al polmone. Senza contare che le sostanze cancerogene contenute nel fumo stimolano, in misura diversa, i tumori del cavo orale e della gola, dell’esofago, del pancreas, del colon, della vescica, della prostata, del rene, del seno, delle ovaie e di alcune leucemie.

“Il Crob oltre ad essere un luogo di diagnosi e cura delle patologie oncologiche deve essere anche un punto di riferimento per la promozione della salute e di uno stile di vita libero dal fumo” spiega il direttore generale Cristiana Mecca che prosegue “in una giornata importate come questa abbiamo voluto affermare il nostro intento di proteggere in primo luogo i nostri pazienti e i non fumatori dai danni provocati dal fumo passivo, ma anche quello di sostenere i fumatori nella scelta di smettere di fumare aumentando, anche tra i dipendenti e gli utenti, le conoscenze sui rischi legati al fumo di tabacco”.