Nella tarda serata di ieri, a Montescaglioso (MT), i Carabinieri della Compagnia di Matera, nel corso dei quotidiani servizi di controllo del territorio, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Matera e, per gli aspetti di competenza alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Potenza, sette ragazzi del posto (dell’età compresa tra i 15 ed i 20 anni), ritenuti responsabili dei reati di danneggiamento seguito da incendio e getto di cose pericolose.

In particolare, a seguito di segnalazione di un incendio nel territorio di Montescaglioso (MT),  in località “Colle della Madonna del Buon Cammino”, che aveva interessato parte della staccionata in legno, adiacente al sentiero pubblico comunale, i Carabinieri della Stazione sono intervenuti sul posto assieme alle unità antincendio della protezione civile, dove hanno provveduto prima a spegnere le fiamme e poi ad effettuare il sopralluogo.

Le immediate ricerche svolte dai Carabinieri hanno permesso di individuare, ancora nelle vicinanze, cinque ragazzi. Le successive attività, hanno permesso di scoprire che costoro, assieme ad altri due rintracciati presso le proprie abitazioni, dopo essersi incontrati sul posto, non sapendo come trascorrere il tempo, probabilmente per commettere una bravata, hanno incendiato i parte della staccionata in legno. Le fiamme sono state domate grazie alla tempestivo intervento dei militari della Stazione CC di Montescaglioso e del personale della Protezione Civile, allertati per tempo da alcuni cittadini del posto.

I Carabinieri hanno accertato anche che i ragazzi, dopo avere appiccato l’incendio, avevano intenzionalmente gettato un grosso masso dal peso di oltre 50 chili lungo la pendice di una scarpata, che sovrasta la strada comunale, fortunatamente senza causare danni a persone, perché in quel momento non transitava nessuno sulla carreggiata.

I Carabinieri, ricostruita la dinamica dei fatti, hanno denunciato alle competenti Autorità Giudiziarie i sette ragazzi, resisi autori degli atti vandalici in questione, ai quali, data la situazione, è stata, inoltre, contestata anche la violazione del divieto di assembramento previsto dalle misure di contenimento dell’emergenza epidemica da Covid-19.