Il 29 Aprile è un giorno importante per la comunità pomaricana. È il giorno in cui ha inizio la preparazione spirituale alla celebrazione della festa del Santo Patrono S. Michele Arcangelo. Una data che ogni pomaricano doc attende con trepidazione anno dopo anno. Un giorno in cui si inizia ad assaporare il gusto dell’attesa del triduo patronale del 7-8 e 9 Maggio. Iniziano ad intravedersi i primi pali di sostegno delle luminarie con alcune di queste ultime già montate, il cartellone con il programma affisso negli appositi spazi che attira la curiosità dei cittadini che si ferma per dare conferma ai pronostici dei mesi precedenti sul “cantante del nove maggio”. E come non ricordare il furgone verde dei panini del compianto concittadino Michele Fiorelli (deceduto molti anni fa) che proprio il giorno del 29 aprile prenotava il suo posteggio affiggendo un listello ligneo su un palo della luce che testualmente riportava: POSTO OCCUPATO 6-7-8 E 9 MAGGIO, scritto con della vernice bianca.

Questi, come tanti altri ricordi, affiorano alla mente proprio quando si avverte nell’aria il cambiamento. E se fino a questo momento tutto sembra ovvio e scontato, quando arriva il mutamento si inizia a comprendere il reale significato delle tradizioni. Quest’anno, infatti, in cui il mondo si è fermato, quel senso di appartenenza si rafforza e con esso la tristezza e la malinconia per una possibile rinuncia che per un pomaricano pesa come un macigno.

Il pomaricano, però, non molla e si aggrappa fortemente a quel memoriale del Miracolo del Grano, che dal 1500 celebra la salvezza di una popolazione da pestilenza e carestia grazie alla forza della fede e al Principe delle Milizie Celesti, San Michele Arcangelo. Una celebrazione mai come oggi ancora più sentita e desiderata, perché del Covid-19 la cittadinanza devota all’Arcangelo ne ha avuto contezza solo attraverso i numeri pubblicati dai media e dai social network. Già! Ad oggi Pomarico registra zero contagi. Risultato che la comunità dei fedeli attribuisce, per l’ennesima volta, alla protezione del Santo.

Nonostante tutto la festa “s’adda fare”, anche se quest’anno mancheranno luminarie, bande, giostre, bancarelle e fuochi pirotecnici, Il primo cittadino, Francesco Mancini, punta i piedi con le istituzioni e riesce ad ottenere le autorizzazioni necessarie per consentire la fruibilità delle celebrazioni alla sua cittadinanza in sicurezza, con l’avvertenza che al primo cenno di assembramento per le strade tutta la manifestazione sarà interrotta al fine di rispettare l’obbligo di distanziamento sociale.

La tradizione, dunque varca le frontiere del digitale diventando Smart, grazie all’utilizzo della tecnologia streaming, messa a disposizione del fotografo locale Aldo Amati. Modalità di esercizio del culto che per Pomarico – a differenza di altre limitrofe comunità, laddove sono state largamente usate dai parroci per adempiere al proprio compito di guida spirituale dei propri parrocchiani – sono del tutto nuove (forse l’asso nella manica di un prelato locale quasi completamente assente). Ad ogni buon conto, se v’è da fare qualche ringraziamento, certamente il primo di tutti deve andare a chi mette a disposizione della comunità locale mezzi e professionalità per la riuscita di questa festa “atipica”. Tra gli “attori” principali, sicuramente vanno annoverati il Comitato Feste “San Michele Arcangelo” – depositario ormai secolare dell’incarico di organizzare la celebrazione patronale – e della Pro Loco Pomarico “E. Mattei” che, anche se in maniera differente dagli anni passati, contribuisce alla manifestazione attraverso il commento delle celebrazioni (curato dal presidente dott. Michele Colasurdo) e fornendo il massimo supporto logistico.

Ebbene, oggi, 29 aprile 2020 si inaugura, come tradizione vuole, la “Novena a San Michele” (come dicono i nostri anziani) che condurrà al triduo del 7 (con l’offerta della cera da parte dell’amministrazione comunale), alla “processione” dell’ 8 (solo la statua percorrerà le vie cittadine su di un’autovettura) e il tradizionale “cantante” del 9 Maggio (sempre in diretta streaming) sul quale, però, si mantiene ancora il riserbo.

Giuseppe Innocenzo Liccese

 

Per seguire le dirette:

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