“Sulla vicenda dell’Ospedale di Tinchi i rappresentati della collettività pisticcese, all’unanimità e senza distinzioni di colore politico, hanno assunto una posizione netta in Consiglio comunale: la struttura di Tinchi va riaperta. Fine. Altre soluzioni potranno essere prese in considerazione solo ove costituiscano un completamento e potenziamento della struttura esistente, che va non solo riaperta, ma dotata di tutte le infrastrutture tecnologiche necessarie a farle riacquistare, ora e per il futuro, un ruolo centrale nell’area metapontina.

L’ipotesi di collocare nel parcheggio di Tinchi un ospedale da campo, lasciando inutilizzata la struttura esistente ed appena completata, è irragionevole. Soluzioni precarie e temporanee, legate ad esigenze contingenti, possono essere tollerate solo per lo stretto tempo dell’emergenza in atto, al fine di praticare quella solidarietà da tutti soltanto sbandierata e nell’ottica della definitiva apertura dell’Ospedale.

Per questo non condivideremo alcun altra iniziativa che non abbia come obiettivo finale la definitiva riapertura e valorizzazione dell’Ospedale di Tinchi.

Se qualcun altro poi cerca di accreditarsi come rappresentante della collettività pisticcese, addirittura avanzando l’ipotesi della Pista Mattei come sede dell’Ospedale da campo, si fa portatore di una scelta che non gli appartiene e che è priva di qualunque logica: come si potrebbe immaginare una struttura sanitaria nei pressi di un’area industriale che ospita aziende soggette a rischio di incidente rilevante? E quale coerenza avrebbe una tale scelta rispetto ai programmi di sviluppo della Pista Mattei in atto?

Come Istituzione che rappresenta il territorio porteremo avanti sempre una sola battaglia, quella per la riapertura dell’Ospedale di Tinchi, come struttura che potrà essere utilizzata anche a supporto di questa fase di emergenza, per realizzare una politica che pratichi concretamente la solidarietà e che sappia programmare il futuro.