“Questa è una iniziativa apripista, per quanto riguarda la campagna vaccinale nelle aziende private con più di 50 operai perché è prevista per norma nazionale che le aziende che hanno più di 50 operai possano creare un punto vaccinale autonomo. L’Hitachi è la prima azienda che sta facendo questo e speriamo che tutte le altre grosse e medie aziende che stanno in Basilicata aprano questi punti vaccinali per cercare di contribuire a velocizzare la campagna vaccinale regionale in corso di svolgimento”.
Lo ha dichiarato Rocco Leone, assessore alle Politiche della persona della Regione Basilicata che ha partecipato, questa mattina nell’area industriale di Tito Scalo, all’iniziativa “Hitachi si vaccina”, promossa dalla sede lucana dalla Spa che opera in diversi Paesi del mondo, con circa 14 mila dipendenti, nella progettazione, realizzazione e gestione dei sistemi di sicurezza del traffico ferroviario e metropolitano. Si tratta della prima azienda con più di 50 dipendenti che aderisce alla campagna di vaccinazione prevista dal protocollo d’intesa sottoscritto da Regione, Aziende Sanitarie, organizzazioni datoriali e sindacali. Oggi sono circa 100 i dipendenti di Hitachi che si stanno sottoponendo alla vaccinazione nella struttura mobile allestita nel cortile aziendale. All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, oltre all’assessore Rocco Leone e al direttore sanitario dell’Asp Luigi D’Angola, i rappresentanti dell’azienda, il responsabile mondiale della sicurezza di Hitachi Ulderigo Zona, i vertici di Confindustria Basilicata, i rappresentanti del Comune di Tito.
“Partiamo anche in Basilicata – ha commentato il direttore sanitario dell’Asp Luigi D’Angola – con l’attività vaccinale nei siti produttivi. Ovviamente il tutto discende da un accordo a livello centrale che è stato prontamente recepito a livello regionale in Basilicata, e che quindi è tutto contemplato in un’intesa locale, partiamo oggi con la Hitachi che fa da apripista. Sono definiti i compiti e i ruoli reciproci, sia della parte privata produttiva, sia della parte pubblica, quindi la Regione, il Dipartimento competente e le Aziende sanitarie che forniscono i vaccini e che seguono e sovraintendono alle attività vaccinali per garantire la correttezza delle stesse in condizioni di sicurezza assoluta per i lavoratori e soprattutto la puntuale e contestuale registrazione che è fondamentale per quanto riguarda l’alimentazione dei flussi informativi”.