Ieri si è riunito si è riunito l’attivo dei delegati della Fim Cisl dello stabilimento Stellantis di Melfi, il primo in presenza dopo mesi di riunioni in videoconferenza. Al centro della discussione il calendario di lavoro di giugno e luglio, dove si prevedono ulteriori fermate, e le ferie di agosto programmate dall’azienda dal 9 al 29 agosto.
“La situazione – ha illustrato ai delegati il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista – ci induce a tenere alto il livello dell’attenzione sui risvolti che gli stop produttivi determinano sulla vita dei lavoratori in quanto, oltre alle fermate collettive, ogni giorno ci sono circa 1.500 persone in cassa integrazione a rotazione. Il momento è particolare e delicato. Ai problemi legati alla pandemia si sono aggiunti il calo della domanda di automobili e la mancanza di semiconduttori, fattori che stanno frenando l’industria automobilistica in tutto il mondo. Questo significa cassa integrazione per i dipendenti diretti e per quelli dell’indotto”. Per il sindacalista della Fim Cisl “la pandemia ha evidenziato una serie di limiti delle attuali filiere produttive globali, specie per quanto riguarda le forniture, che mettono in chiaro le criticità organizzative e di sistema e impediscono la piena produzione”.
*Evangelista ha anche detto che “sul futuro di Stellantis serve una forte convergenza istituzionale, aspetto che è finora mancato, come dimostra la scelta di sospendere la postazione del 118 al servizio che copre la zona industriale di San Nicola proprio mentre si parla di rafforzare la medicina territoriale”*. Secondo il sindacalista “anche il governo nazionale non può fare da spettatore sulla vicenda dello stabilimento di Melfi: qui è in gioco il destino di un grande stabilimento del Mezzogiorno. Una buona industria fa una buona economia, una buona politica fa una buona nazione e una buona certezza di lavoro muove l’economia”.
La Fim Cisl guarda anche al futuro è candida Melfi a diventare capitale della mobilità elettrica: “Oltre all’attuale missione produttiva, con il suo centro ricerche e in collaborazione con l’Università della Basilicata, il polo produttivo lucano potrebbe candidarsi a un nuovo progetto parallelo sull’elettrico, legato allo sviluppo sostenibile che va di pari passo con la riconversione, con una visione ecologica e di responsabilità nei confronti del pianeta e dell’umanità. Così Melfi, come ha dimostrato nel passato, può continuare ad essere un laboratorio di idee e di progetti innovativi nel settore automotive”, ha concluso il segretario della Fim.