I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Policoro unitamente ad altre pattuglie, intente nei servizi di vigilanza e controllo del territorio finalizzati, in particolare, alla prevenzione di furti e reati contro il patrimonio, intercettavano sulla rampa di immissione alla SS 106 Jonica-Bivio Scanzano nord, un Fiat Ducato Maxi.
Gli occupanti del veicolo, alla vista dei militari, lo abbandonavano immediatamente, si mettevano in fuga a piedi nei vicini campi, e, sfruttando la favorevole occasione del buio, facevano perdere le loro tracce. Sebbene le operazioni di ricerca, protrattesi a lungo, non consentivano di rintracciare i fuggitivi, gli uomini dell’Arma recuperavano il veicolo al cui interno rinvenivano cinque bidoni della capienza di 200 litri, di cui quattro pieni di gasolio per uso agricolo, risultati proventi di furto commesso nella precedente notte presso un’azienda agricola nel Comune di Stigliano.
Tutta la refurtiva, pertanto, veniva restituita al legittimo proprietario.
Questo episodio segue quello registrato la notte prima, sempre nelle campagne di Stigliano, che aveva portato i Carabinieri a costringere alcuni malviventi a fuggire dall’azienda agricola dove stavano perpetrando un furto di gasolio e di attrezzature agricole, e poco dopo, ad abbandonare l’autovettura in loro uso, successivamente recuperata e sottoposta a sequestro. E ancora prima quello verificatosi a fine marzo quando i Carabinieri avevano intercettato ed imposto l’alt ad un’auto Audi A4 che, non ottemperando all’indicazione dei militari, si era data a precipitosa fuga, ma poco dopo, era stata abbandonata lungo la strada. All’interno dell’autovettura, i militari, oltre a rinvenire numerosi attrezzi atti allo scasso ed una pompa elettrica idonea ad aspirare liquidi, avevano recuperato la refurtiva, consistente in numerose taniche in plastica contenenti gasolio e vari attrezzi agricoli, che insieme ad un trattore, erano stati poco prima asportati da un’azienda agricola poco distante. Le immediate ricerche del mezzo agricolo asportato avevano consentito ai militari di ritrovarlo, nascosto in un campo distante diversi chilometri dal luogo del furto.
Segno evidente che il quotidiano rapporto di collaborazione instaurato dagli uomini dell’Arma con le imprese del territorio, finalizzato a scongiurare possibili atti predatori nelle campagne più isolate, sta portando i suoi importanti frutti.