Il via libera della Figc alla ripresa dei campionati regionali apicali ha spezzato i sogni di gloria della cinque compagini lucane che speravano di darsi battaglia e giocarsi così un posto in Serie D: invece la Figc, ravvisato l’impossibilità da parte del calcio lucano di esprimere un numero minimo garantito per la ripartenza, ha deciso che in questa stagione in Basilicata (come in Umbria e in Friuli Venezia Giulia) non ci saranno promozioni nell’Interregionale e la stagione non ripartirà.

Sono rimaste a bocca asciutta dunque Grumentum Val d’Agri, Melfi, Castellucci, Ripacandida e Montescaglioso, le cinque sorelle lucane che speravano di potersela giocare e salvare una stagione calcisticamente mai nata e cresciuta.

Abbiamo deciso di contattare il numero 1 del calcio lucano, il Presidente del Comitato Regionale Figc Lnd Basilicata, Piero Rinaldi per un commento a caldo sulla situazione che si è venuta a creare con la mancata possibilità del calcio maschile di poter tornare in campo.

Presidente Rinaldi una fotografia attuale del momento che stiamo vivendo: cosa bolle ancora in pentola e cosa possiamo augurarci dalle prossime ore?

“E’ una situazione disperata, questa Pandemia ha messo in ginocchio il nostro calcio come quello di Umbria e Friuli Venezia Giulia, per esempio, che non ripartiranno proprio con le competizioni agonistiche.

Purtroppo, è notizia di pochi minuti fa, anche la nostra Eccellenza maschile non ce l’ha fatta e non potrà disputare altre gare ufficiali”.

“Rinaldi deus ex machina”, “Rinaldi mediatore”: tutti le tirano la giacchetta in attesa di un suo cenno, c’è addirittura chi chiede un suo intervento miracoloso. Possibile che non ci sia stato nulla da fare?

“Noi ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo lavorato incessantemente con le cinque società di Eccellenza per cercare di trovare una soluzione idonea da poter poi presentare alla Figc. In realtà avevamo trovato anche una sesta squadra che poi all’ultimo si è tirata indietro, anche per colpa del Covid. Più di questo non possiamo fare, siamo già stati mediatori tra le società e la Federazione ma il risultato è stato questo”

Si è parlato tanto di possibili accorpamenti coi gironi di altre regioni. La vede possibile questa soluzione?

“Non credo che sarà possibile che vengano annesse ad altre Regioni perché i “matrimoni” sono definibili se c’è un accordo di massima tra queste. E credo che sia difficile che società non lucane accettino nei loro raggruppamenti le nostre compagini, sia per una questione economica che “territoriale”.

Abbiamo parlato delle cinque società che vogliono tornare a giocare. Ce ne sono tante invece che hanno detto No, un rifiuto convinto nonostante i tanti appelli per provare a ripartire…

“Sono molto dispiaciuto per chi ha detto no ma non li biasimo perché capisco le loro ragioni. Noi abbiamo fatto il massimo, per 5 o 6 squadre speravo che la Figc ci concedesse comunque la deroga per giocare e competere alla Serie D. Non è stato così ma ringrazio ugualmente il presidente Figc Gabriele Gravina per la disponibilità e cortesia dimostrata nei nostri confronti”.

E ora? Cosa succederà al calcio lucano? Almeno il movimento femminile potrà ripartire?

“Ora si giocherà il campionato d’Eccellenza femminile e sarà affascinante: Matheola, Match Point Matera, Potenza Calcio e FST si daranno battaglia e noi saremo felici di vederli giocare, arbitrati anche dai fischietti migliori. Sono soddisfatto ugualmente”