Si è appena conclusa all’Irccs Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata, la visita della commissione internazionale che ha valutato e confermato l’aderenza dell’Istituto ai rigidi standard previsti dall’Organization of European Cancer Istitutes. La site visit è avvenuta in modo virtuale rispettando tutte le restrizioni anti contagio. Il team composto da cinque valutatori provenienti da Paesi Bassi, Svezia, Belgio e Italia, per tre giorni, dal 16 al 18 marzo, ha sottoposto l’Istituto ad approfondite verifiche. L’esito positivo, ma non scontato, arriva a cinque anni dall’ingresso del Crob nella famiglia Oeci nel 2015 e conferma il rispetto dei parametri, ogni anno più stringenti e vincolanti, richiesti nello svolgimento delle attività cliniche, di assistenza e di ricerca.
Oeci è l’organismo che comprende i principali ospedali oncologici europei, supportandone la crescita in termini di qualità dei trattamenti e della ricerca scientifica e definendone gli standard assistenziali ed organizzativi che devono essere coerenti e condivisi tra le varie strutture in tutta l’Europa. I valutatori, professionisti di diversi centri oncologici europei, formati per valutare i requisiti di qualità posseduti da altri centri oncologici in modalità “peer”, ovvero, tra pari, hanno seguito un’agenda rigorosa e complessa che ha attraversato tutte le unità operative del Crob.
La conferma della certificazione di “Clinical Cancer Centre” è un riconoscimento di straordinaria importanza. La direzione dell’Irccs Crob informa la Regione Basilicata, il dipartimento Politiche della Persona e l’intero Servizio Sanitario Regionale del risultato conseguito ed esprime un sincero ringraziamento a tutti i medici, ricercatori, infermieri, tecnici, oss, personale amministrativo e collaboratori, per il grande lavoro svolto. Un particolare ringraziamento va ai coordinatori del progetto: i colleghi Giovanni Storto, Anna Maria Bochicchio e Ludmila Carmen Omer.