Il “verde” come risorsa strategica è alla base della nuova strategia generale europea e, di conseguenza, italiana, che ha portato alla recente istituzione del Ministero della Transizione Ecologica.

Partendo dal ruolo strategico che le opere a verde possono svolgere, rispetto alle loro molteplici funzioni, Confapi Matera ha chiesto gli interventi di opere a verde siano equiparati agli altri interventi cui si applica la detrazione delle spese al 110%.

Allo stato attuale, infatti, per le opere a verde spetta una detrazione fiscale del 36%, da ripartire in 10 anni, per una spesa massima di 5mila euro. Tuttavia, mentre la Commissione Europea fornisce indicazioni precise sull’importanza del “verde” come risorsa strategica per l’ambiente, le misure anti-Covid e l’economia, dove la qualità dell’ambiente assume valore economico, in Italia non si è compreso appieno il ruolo strategico che queste opere possono svolgere.

Non si tratta soltanto delle “infrastrutture verdi”, dell’urbanistica, arredo urbano, spazi pubblici e collettivi, siti storici, ecc., ma anche del verde condominiale attrezzato (giardini pensili, tetti verdi, terrazze attrezzate), che comprende diversi interventi volti al risparmio energetico, in ragione delle specifiche funzioni – protettive, impermeabili, di riduzione delle temperature – che il verde svolge.

Per questi motivi Confapi Matera ha chiesto che gli interventi di opere a verde siano equiparati agli altri interventi cui si applica la detrazione delle spese al 110%, portando a 30mila euro il massimale di spesa, riducendo a 5 anni i tempi di ammortamento e prevedendo la possibilità di cessione del credito d’imposta.

Esistono, infatti, diverse imprese che operano nei comparti della bio-ingegneria, della manutenzione e gestione del verde, dell’agricoltura di precisione, che trarrebbero grande giovamento dall’equiparazione delle opere a verde agli interventi che beneficiano del bonus del 110%, riconoscendo in tal modo il ruolo strategico del “verde” e le molteplici funzioni che esso svolge, ecologiche, ambientali, igienico-sanitarie, sociali e ricreative, culturali e didattiche, estetiche e architettoniche.

Il rafforzamento dello strumento del Superbonus, pertanto, può assumere carattere strategico sia nei processi di adattamento delle città, in risposta all’emergenza Covid-19, sia verso gli obiettivi di sostenibilità (riduzione della CO2 e delle temperature, risparmio energetico, ecc.).