Dimissioni, verifica fratricida in Consiglio comunale o rinnovata intesa per trascorrere gli ultimi anni di Consiliatura. L’Amministrazione di Bernalda, guidata da Domenico Tataranno, vive ore febbrili da due settimane, praticamente da quando il primo cittadino ha deciso di aderire alla Lega Basilicata.
Apriti cielo.
Una decisione inaspettata, non comunicata ai componenti della Giunta, una scelta quasi sussurrata che forse, con un po’ troppo di giustificato entusiasmo, i dirigenti della Lega in terra lucana hanno sbandierato a destra e sinistra. Un colpo che ha praticamente affossato le aspettative dei Consiglieri di maggioranza che, se da una parte sapevano l’ideologia politica del Tataranno, tutto si aspettavano meno che il proprio Comune potesse essere “vanto” del partito di Matteo Salvini in provincia di Matera.
Risultato? Dimissioni in blocco dei Consiglieri di maggioranza dai propri ruoli assessorili, Barbara Lombardi che lascia inevitabilmente il suo ruolo di capogruppo, perno fondamentale nell’area della lista civica riconfermata nel 2019 per il secondo quinquennio.
“Ho sbagliato, forse ho peccato di leggerezza sottostimando quello che avrebbe potuto generare la mia adesione alla Lega – commenta il sindaco Domenico Tataranno, tornato a parlare alla comunità tramite Facebook dopo l’ultimo comunicato, datato 24 febbraio – In questi giorni l’Amministrazione di Bernalda e Metaponto vive un terremoto che mai avrei pensato di provocare, con tutti noi che ne facciamo parte che stiamo soffrendo. Le conseguenze del mio gesto sono state pesanti, con il Comune che vive queste ore senza i propri Assessori, costretto a risolvere tutte le pratiche amministrative senza di loro. Ma non è questo che volevo, né tantomeno quello che mi sarei aspettato. Ho da sempre amministrato con persone vicine al Centrosinistra e questo non è mai stato un problema anzi: siamo una squadra, auspico che si possa tornare tutti insieme a lottare per quegli obiettivi che ci siamo prefissati dall’inizio”.
Un appello forte da parte di Domenico Tataranno che fa chiarezza anche della decisione di aderire alla Lega Basilicata: “E’ stata una mia scelta personale che nulla a che fare con il Comune che amministro – precisa il primo cittadino – non ho informato i componenti della mia squadra proprio per non coinvolgerli. Sono sempre stato vicino al Centrodestra e non ne ho mai fatto un mistero: ma questo non c’entra con la mia “scelta di campo” che è una prospettiva politica per il mio futuro. Il Comune di Bernalda è e sarà sempre governato con me al timone da una lista civica fatta da più persone che hanno una visione (colorata ndr.) e non sono previsti ribaltoni o ingressi diversi da chi invece è stato scelto all’inizio. Dico questo perché, alla luce delle ultime prese di posizione di alcuni Consiglieri, ci sarà tempo fino a martedì, massimo mercoledì, per una decisione finale: sul campo ci sono le mie dimissioni, una “verifica” per andare avanti o una nuova condivisione su temi già concordati ad inizio consiliatura. A tuttti chiedo rispetto del momento che stiamo vivendo: per Bernalda e Metaponto serve un’amministrazione forte che sappia superare le grandi sfide che abbiamo davanti. Nessun gruppo misto o rimpasto: la squadra c’è, occorre solo ritrovarsi”.
E allora chissà, basteranno queste parole per ricucire lo strappo avvenuto all’ombra delle Tavole Palatine? Più di duemila anni fa, proprio da queste parti, Pitagora di Samo, uno dei massimi filosofi di tutti i tempi, amava dire: “Non fermatevi là dove siete arrivati.”