In vista della Fase 2 annunciata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in tanti si chiedono se le comunità dove vivono e che amministrano siano preparate ad una ripartenza che potrebbe compromettere ancora una volta la salute dei cittadini.
Tra questi, è importante la riflessione proposta da Vincenzo Santochirico, presidente della Fondazione Sassi, che promuove la linea della ripresa economica e culturale del nostro paese ma ammonisce quanto poco sia stato fatto in termini di sicurezza soprattutto a Matera che ad oggi sembra una lontana parte della Capitale della Cultura europea 2019:
“La cosa più sensata sarebbe riprendere al più presto e con il miglior margine di sicurezza, ma pochi si impegnano a indicare e preparare le condizioni e le misure per farlo – commenta Santochirico – E di ciò ci sarebbe bisogno soprattutto a Matera, che soffre la paralisi del settore più colpito dalla pandemia. (in questo momento cultura, turismo e ristorazione sicuramente ndr). Si é previsto che siano sottoposti a test seriologici e tampone tutti coloro che avranno a che fare con attività aperte al pubblico? Sono stati concordati con la regioni sostegni e contributi per l’adeguamento delle misure di sicurezza (termoscanner, sanificazioni e dispositivi)? Si é adeguato il trasporto pubblico locale? L’unico intervento finora reso noto é quello che dell’assessore Marilena Antonicelli in favore di bambini e disabili.Ovviamente per fare questo ci vogliono risorse finanziarie e bisogna sforzarsi di concentrarle in tale direzione. Ma bisogna fare presto. Su questo si é già in ritardo”.
Francesco Curreri