“Oltre un mese fa, il 4 dicembre, il Consiglio Regionale approvava all’unanimità la mozione contenente un “pacchetto per il rientro a scuola in sicurezza” da me presentata e da tutti accolta che impegnava il presidente Bardi e i suoi Assessori a mettere in campo una serie di azioni atte a riaprire la scuola innanzitutto il 9 dicembre per il rientro del primo ciclo e, chiaramente, anche per il rientro delle superiori previsto al 7 gennaio.
Presidente e Governo scelgano la modalità più congeniale per farlo. Ci sono circa 75mila famiglie lucane i cui figli rientrano a scuola fra tre giorni, che esigono sapere a che punto sono tutte le attività che si intendevano perseguire per ogni scuola di tutti gli ordini e gradi.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, Capogruppo Italia Viva.
“Bardi si è impegnato – prosegue Braia – a monitorare l’attuazione del bando della DGR n. 256 del 25 novembre 2020 che istituisce un “Fondo per la ripresa delle attività didattiche in sicurezza” e la sua applicazione da parte dei Comuni, verificando l’adeguatezza economica e l’utilizzo delle risorse finalizzato anche all’acquisto e alla fornitura di termoscanner agli istituti scolastici e alla predisposizione della riduzione della capienza del trasporto scolastico con aumento del numero corse utili, in sinergia con province e comuni. Quando intende aggiornarci sugli esiti dei tavoli di coordinamento attività didattiche e servizi di TPL, presieduti, come norma prevede dai Prefetti delle province di Matera e Potenza, da cui sono scaturiti due piani e il conseguente aumento di corse correlato alla pianificazione del 50% degli alunni delle superiori in presenza e il rimanente 50% a distanza?
Il secondo impegno era quello di mettere in campo un lavoro sinergico e sistemico su tutto il territorio, senza differenze nelle scelte dei singoli comuni in cui effettuare e tamponi rapidi.
Purtroppo, invece, a quanto pare leggendo i vari comunicati e post sui social, ogni sindaco si sta organizzando con gli screening della popolazione scolastica sia studentesca che del personale, in maniera autonoma. Asp e Asm e forse anche le Prefetture in altro modo e non si percepisce una regia e coordinamento regionale bensì “ognuno per sé, speriamo che ce la mandi buona”.
Presidente Bardi, Assessore Leone, saranno effettuati i tamponi rapidi a tappeto entro il 7 gennaio in tutti e 131 comuni? Per Dirigenti, Docenti, Ata e tutta popolazione studentesca di età compresa tra 3 e 19 anni, prima della riapertura, avremo un quadro della situazione, una statistica, una qualche riprova che si rientra in totale o parziale sicurezza? O si demanda ancora una volta tutto sulle spalle dei Sindaci e dei Dirigenti scolastici che, a quanto ci segnalano, non possono ovviamente avere dati di positività e quarantene da quando sono sospese le attività didattiche?
Per la riduzione degli assembramenti davanti agli istituti scolastici in entrata e in uscita con il coinvolgimento della Protezione civile per controlli si è fatto qualcosa?
La mia mozione – conclude Luca Braia – relativa al pacchetto di azioni da mettere in campo per il rientro scuola in sicurezza non è più “mia”, è un atto pubblicato anche sul Bur regionale, pertanto è una responsabilità ben precisa di Bardi di cui vorremmo essere aggiornati. A tre giorni dalla riapertura, abbiamo purtroppo ancora una volta solo frammenti di un puzzle complesso che nessuno ancora ha spiegato alla cittadinanza.”