“Con la legge approvata e la nomina dei commissari si porti finalmente a termine la dismissione delle Comunità montane”

“I nuovi commissari, da nominare immediatamente, facciano il possibile nei prossimi sei mesi, entro i quali bisogna finalmente dismettere i beni, a beneficio dei Comuni su cui insistono. Se non ci si riesce, la Regione Basilicata entri in possesso di tutto, ora che può farlo grazie ad un’altra norma da me presentata e approvata qualche mese fa, così da  mettere fine una storia che va avanti da oltre 10 anni”.

Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo di Italia viva.

“Oggi – continua Braia – con un’altra proposta di legge, con la soddisfazione mia personale per averla presentata, che l’Aula consiliare ha approvato all’unanimità, si mette riparo a una dimenticanza del Governo regionale che avrebbe dovuto prorogare vecchi incarichi entro il 23 settembre e che, invece, li ha fatti scadere, obbligando a fare una nuova legge che consente la nomina fino a un massimo di tre commissari liquidatori, i quali potranno rimanere in carica 6 mesi. Il processo di estinzione delle soppresse Comunità montane, deve concludersi e non si può ulteriormente tergiversare. Per evitare le problematiche legate alla mancanza di una rappresentanza legale ed amministrativa abbiamo ritenuto necessario, oltre che indispensabile, proseguire nella gestione commissariale per lo svolgimento delle funzioni utili al completamento del processo di liquidazione”.

“Alla scadenza, a settembre, da consigliere regionale – sottolinea Braia – mi sono preoccupato immediatamente di scrivere una proposta di legge per provare a dare continuità al lavoro che i Commissari liquidatori devono assolutamente completare, perché si possa di conseguenza anche avanzare nelle attività finalizzate alla dismissione dei beni. Le ex comunità montane che aspettavano di poter ufficializzare gli atti, hanno la possibilità di una proroga di ulteriori 6 mesi e la Regione Basilicata così portarsi avanti,  con l’accelerazione della conclusione del processo di estinzione delle stesse. Con la dismissione, i beni si potranno utilizzare come beni della comunità e sono tantissimi i Comuni interessati con situazioni importanti come, ad esempio, l’area artigianale di Stigliano o la grande azienda agricola il Casone  a Tricarico. Entrambe – afferma Braia – potranno finalmente essere messe nelle disponibilità dei Comuni e, quindi, a disposizione di imprese o, nel secondo caso, magari dei giovani che vogliono insediarsi in agricoltura. E ancora – aggiunge – altri esempi concreti di iter che potranno andare a conclusione: il Vivaio di Villa D’agri, il Pala Basento di Potenza, il Volo dell’Angelo per citare altri beni di rilievo, il cui utilizzo i comuni potrebbero rendere virtuosi”.

“Attraverso i Commissari, fino ad un massimo di tre, la cui nomina ora spetta alla Giunta regionale entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, scegliendo fra persone di comprovata professionalità ed esperienza in materia di enti pubblici,  sarà possibile arrivare a conclusione di questa annosa questione. Gli incarichi, dice la nuova norma – conclude Braia – saranno di sei mesi e il compenso onnicomprensivo e parametrato alla retribuzione prevista per un dirigente regionale titolare di Ufficio di grado C”.