Per il vice presidente del Consiglio “si tratta di un avanzamento importante che va appunto nella direzione di approfondire il tema senza alimentare al contrario chiusure strumentali o inutili sospetti”

“La strada giusta è quella del dialogo e del confronto. Per questo trovo interessante la posizione dei sindaci della Val d’Agri che chiedono un incontro urgente con la Regione per discutere della legge 40 e dei benefici delle royalties rinvenienti dalle estrazioni petrolifere”.

Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che spiega: “Non è certo con le accelerazioni unilaterali, con le strumentalizzazioni e con i ‘blitz’ che riusciremo a modificare la legge 40 e capire, a 25 anni dall’inizio delle estrazioni, come eventualmente modificare la divisione delle royalties in coniugando i principi di compensazione dei territori interessati dalle estrazioni stesse con il bene comune di tutti i lucani”.

“Da parte mia – sottolinea Polese – già una settimana fa ho protocollato al presidente della prima commissione consiliare, ‘Affari istituzionali’, Pasquale Cariello la richiesta urgente per avviare un percorso che coinvolga in primis i 35 sindaci della Val d’Agri poi l’Anci e il mondo produttivo, sociale, sindacale, universitario e associativo della Basilicata. Ritengo che solo in maniera collegiale e scevra da posizionamenti qualunquisti si potrà addivenire in tempi celeri ma appropriati all’aggiornamento di un impianto normativo così strategico per la Basilicata tutta”.

“Per questo trovo che la posizione odierna espressa dai sindaci del comprensorio della Val d’Agri sia un avanzamento importante che va appunto nella direzione di approfondire il tema senza alimentare al contrario chiusure strumentali o inutili sospetti” – conclude il vicepresidente del Consiglio regionale Polese.