Basta con comportamenti inaccettabili, serve presa di posizione chiara da parte della maggioranza. Riteniamo inaccettabile che comportamenti di questo tipo vengano normalizzati o, peggio ancora, tollerati nel silenzio da parte della maggioranza che sostiene e affianca politicamente il Consigliere Leone. Il rispetto dei ruoli, delle persone e delle istituzioni è un principio fondamentale, non negoziabile, che non può essere sacrificato per mere convenienze politiche.
Chiediamo con forza al Sindaco, alla giunta ed alla maggioranza consiliare una presa di distanza chiara e pubblica, affinché venga riaffermato con forza il principio che in Consiglio Comunale il confronto, anche acceso, deve sempre rimanere nei limiti del rispetto reciproco e della civiltà.
Si resti, se si è capaci di affrontare i temi politici.
Si faccia un passo indietro, se l’unico strumento che si conosce è l’offesa personale.
In un momento in cui la comunità si aspetta serietà, competenza e rispetto da chi ricopre ruoli pubblici, è grave che la maggioranza non abbia ancora preso pubblicamente le distanze da simili comportamenti, scegliendo invece il silenzio, che rischia di suonare come una preoccupante complicità.
La politica è confronto, anche acceso, ma sempre nel rispetto delle persone e delle istituzioni.
Ci auguriamo che episodi di questo tipo non si ripetano e che il Consiglio Comunale torni ad essere un luogo di discussione seria, trasparente e costruttiva, nell’interesse esclusivo dei cittadini.
Stigmatizziamo, infine, con fermezza, l’atteggiamento autoritario, in particolare del Presidente del Consiglio Comunale, che dovrebbe garantire il corretto svolgimento dei lavori, rispettando la neutralità del suo ruolo.
È inaccettabile che si applichino due pesi e due misure nella gestione degli interventi in aula. Se ai Consiglieri di Maggioranza è concessa libertà di intervento, anche su temi non all’ordine del giorno, lo stesso spazio deve essere garantito alla Minoranza, soprattutto quando si tratta di interrogazioni regolarmente presentate.
Non è tollerabile che sia l’Amministrazione, con il silenzio o forzature regolamentari, a decidere arbitrariamente i tempi e i contenuti degli interventi della Minoranza, minando i principi democratici.
Chiediamo quindi il rispetto delle regole e la parità di trattamento, affinché il confronto politico sia leale, costruttivo e rispettoso delle prerogative di ciascun consigliere.
I Consiglieri Comunali di minoranza chiedono scusa alla Città.
Celsi, Lauria, Ligorio, Maiuri, Marrese, Modarelli