“Leggo stupito il comunicato del segretario regionale della CGIL di Basilicata, Mega, sull’aggiudicazione dell’appalto di 1,6 miliardi di euro per i lavori sulla tratta ferroviaria Salerno-Reggio Calabria. Un atto di accusa nei confronti del Governo Meloni che, a suo dire, ignora le esigenze dei Lucani.
Nei fatti però le affermazioni di Mega rivelano poche idee e confuse. Se da un lato invoca l’alta velocità per Potenza, dall’altra ammette che la tratta Potenza – Taranto, quella che dovrebbe collegarsi, secondo Mega, all’alta velocità, ha ‘scarso traffico passeggeri’, negando, di fatto, l’opportunità di investire sul raccordo Tito – Battipaglia.
Innanzitutto, il segretario Mega arriva tardi. È bene che i Lucani sappiano che l’iter per l’approvazione dell’Accordo di programma 2022-2026 nasce a dicembre 2021 con il Governo Draghi. Il Documento strategico propedeutico per l’approvazione dell’Accordo è stato approvato ad aprile 2022, con il decreto 109. A Dicembre 2022 non c’erano spazi per una modifica. Di più. Dov’era Mega quando il Governo Draghi, con il Decreto legge n. 152/2021, toglieva al Parlamento la possibilità di esprimersi sugli accordi di Programma riguardanti gli investimenti delle RFI? Quando sono stato eletto in Senato mi sono occupato della vicenda. Ma il provvedimento è arrivato nelle Commissioni solo per una presa d’atto. In pratica, il Parlamento non ha più competenze ad esprimersi sui contratti di programma degli investimenti della rete ferroviaria.
Inoltre, il fatto che venga finanziata l’alta velocità in Calabria non ha niente a che fare con la Basilicata. È una associazione di fatti che denota pochezza di valori e idee.
Detto questo. Certamente la Basilicata meriterebbe di più; è indubbio. Tutte le nostre aree interne, che sono la ricchezza ed il motore dell’Italia, meriterebbero di più. Ma quando si parla di infrastrutture del 1880 mai manutenute, Mega dovrebbe anche precisare chi, in decenni di incuria, avrebbe dovuto occuparsene e non l’ha fatto. Non certo il Governo Meloni. Se la Basilicata non è attraversata da un’autostrada e la rete ferroviaria è perlopiù rete locale può mai essere colpa di chi governa da tre anni? Forse un po’ di onestà intellettuale non guasterebbe.
Vero è, invece, che questo Governo continua a dimostrare responsabilità nella gestione delle risorse e lungimiranza delle scelte.
Gli attacchi tardivi di Mega sanno di ‘excusatio non petita’. Del resto, la vicenda dell’alta velocità come quella della carenza infrastrutturale in Basilicata e al Sud ha radici lontane e colpe precise. Accusare il Governo Meloni per scelte cha ha ‘subito’ e non contribuito a creare è lo sport preferito della sinistra.”