Il 22 giugno 2025, in occasione della festività del Corpus Domini, le strade del centro storico di Maratea si trasformeranno in un itinerario di arte effimera, spiritualità e partecipazione collettiva: è il giorno dell’Infiorata, un’iniziativa che ha preso vita nel 2016 da un’intuizione di Francesco Santoro – oggi consigliere comunale con delega alla Cultura – e che, nel tempo, è cresciuta grazie al coinvolgimento spontaneo di cittadini, amici, associazioni e volontari.

Oggi l’Infiorata è sostenuta ufficialmente dal Comune di Maratea, con il prezioso supporto operativo della Protezione Civile Gruppo Lucano. Il progetto si ispira a una tradizione diffusa in molte regioni d’Italia a partire dal XVII secolo: decorare le strade con materiali naturali, come fiori, segatura e sale, trasformando gli spazi urbani in luoghi di bellezza condivisa e spiritualità visiva.

A Maratea, questa tradizione è recente ma già profondamente radicata. L’edizione 2025 vedrà oltre 600 metri quadrati di disegni, tracciati e realizzati interamente a mano, prendere forma lungo le vie del borgo antico. Un’opera corale costruita con colori, texture e materiali diversi, che riflette la ricchezza e la pluralità della comunità marateota: un mosaico effimero che nasce dall’incontro delle differenze e si compone nell’armonia del gesto collettivo.

«L’Infiorata è un gesto corale che ci insegna qualcosa di semplice ma potente: nella pluralità della nostra comunità, come nei colori e nei materiali diversi che usiamo, possiamo trovare armonia e generare bellezza», afferma Francesco Santoro.

«È nata come un’idea condivisa tra amici e cittadini, un desiderio di fare qualcosa per il paese. Oggi, grazie al sostegno dell’amministrazione, è diventata un evento riconosciuto, senza però perdere lo spirito originario: la cultura può nascere dal basso e diventare patrimonio di tutti».

 

 

I preparativi sono cominciati oltre un mese fa: decine di volontari – tra cui cittadini, associazioni e i membri della Protezione Civile Gruppo Lucano di Maratea – si sono messi all’opera per raccogliere, selezionare e colorare i materiali.

La presidente del gruppo, Lara Biagina Colavolpe, sottolinea l’importanza educativa dell’iniziativa:

«Questa non è solo un’Infiorata, ma una lezione di cittadinanza attiva. Fare Protezione Civile significa anche educare al rispetto del territorio, alla collaborazione, al senso di comunità. Il nostro settore giovanile è parte attiva del progetto: imparano a lavorare insieme, a rispettare i tempi, gli spazi, gli altri. È un piccolo esercizio di democrazia quotidiana, attraverso l’arte».

I lavori inizieranno alle prime luci dell’alba e proseguiranno per l’intera giornata, in un clima di festa, cura e condivisione. L’evento è aperto a tutti: i visitatori potranno assistere dal vivo alla nascita dei disegni, passeggiare tra le strade ornate e vivere un’esperienza autentica, fatta di profumi, silenzi, dettagli e relazioni.