Dalla pagina Facebook del Sindaco di Craco, Vincenzo Lacopeta:

”Nei giorni scorsi ho letto un articolo pubblicato su alcune testate giornalistiche da un rappresentante regionale dell’A.S.I.A.-USB. Voglio smentire questo articolo in quanto la notizia non risponde assolutamente a verità e si tratta solo di accuse infamanti da parte di chi probabilmente non ha mai trovato gloria, né nel suo paese, né altrove e pensa di poterla trovare a Craco “giocando” con i bisogni della gente e operando, tra l’altro, in locali di proprietà comunale e pertanto potrebbe indurre in errore l’utenza facendo credere che sia una persona collocata dall’amministrazione e quindi persona fidata: non è così! Sono stato accusato da costui di aver assunto un atteggiamento pilatesco, di aver sbagliato le procedure, di essere scappato dal comune, oltre alle accuse al personale dell’ATER e del Comune di Craco di irreperibilità: TUTTO FALSO!

Chi mi conosce sa bene che non mi sono mai nascosto e che mai mi tiro indietro dinanzi alle difficoltà e ai bisogni dei cittadini. Passiamo ai fatti: la vicenda parte da qualche mese con delle richieste di sopralluogo per eventuale manutenzione straordinaria per via di infiltrazioni da risalita da parte degli inquilini di un alloggio popolare. Sia il Comune che l’ATER effettuano i sopralluoghi dai quali si evince la problematica riscontrata e ci si cerca di organizzare per la soluzione del problema. Intanto si cerca di capire la fonte del problema.

Contatto personalmente l’Acquedotto per verificare eventuali perdite. A strettissimo giro mi comunicano che non ci sono perdite né idriche, né fognarie. Il 26 marzo riceviamo la relazione dell’ASM che ci segnala le condizioni igienico-sanitarie dell’alloggio che il giorno successivo inoltriamo all’ATER per gli adempimenti di competenza. Intanto mi preme precisare che la casistica di questo alloggio, anche dopo la comunicazione dell’ASM, non rientra tra quelle per cui è consentita la requisizione di alloggi ATER. Il Sindaco, giusta nota Prefettizia inviata a tutti i Sindaci della Provincia e per conoscenza all’ATER di Matera, ha potere di requisire solo “in caso di forza maggiore e assoluta urgenza per grave necessità”.

Tra l’altro “al Sindaco NON E’ CONSENTITO di ordinare la requisizione di beni appartenenti al patrimonio pubblico- come sono da considerare gli alloggi dell’ATER- che per legge sono destinati ad uno specifico interesse pubblico”. Questo breve passaggio per precisare che il sottoscritto ha rispettato le procedure secondo quello che prevede la Legge che noi per primi, essendo amministratori, dobbiamo rispettare per essere da esempio ai cittadini. Torniamo ai fatti: il 4 aprile l’ATER mi autorizza a cambiare l’alloggio ai signori in questione. Nel frattempo, per l’alloggio da assegnare ai signori de quo, è in itinere l’assegnazione tramite graduatoria. Dopo l’assegnazione tramite graduatoria arriva la rinuncia da parte degli aventi diritto, successivamente viene richiesta da parte dell’ATER documentazione attestante il motivo della rinuncia, dopo ancora viene convocata la commissione da parte dell’ATER, e la mattina del 18 Aprile viene emesso il decreto di assegnazione da parte dell’Ufficio Tecnico del Comune di Craco. Paradossalmente nella tarda mattinata del 18 Aprile si verifica un allagamento nell’alloggio da sostituire che vede l’intervento dei VV.FF. insieme al tecnico e all’agente di Polizia Locale del Comune di Craco. Io personalmente sono rimasto in Comune fino alle 13:30 perché per il pomeriggio avevo già preso impegni anche in virtù del fatto che il venerdì pomeriggio il Municipio è chiuso. I cittadini, insieme al sig. Cammisa si sono recati in comune dopo le 14:00 impedendo di fatto la chiusura degli uffici e andando incontro anche ad un’eventuale denuncia per esercizio arbitrario delle proprie ragioni oltre alle diffamazioni nei confronti del Sindaco. Tutto ciò è agli atti e quindi accessibile a chiunque. Voglio anche aggiungere che la famiglia di cui trattasi è stata sempre informata degli avvenimenti direttamente dal sottoscritto, purtroppo però, si è fatta destabilizzare da qualcuno che, approfittando anche del difficile periodo che la stessa attraversava, voleva ergersi a paladino della giustizia, sminuendo l’operato del sottoscritto, dell’ ATER e dei responsabili degli uffici comunali. Voglio ringraziare i vertici dell’ATER, che ho letteralmente stalkerato in questo ultimo mese, per la celerità con cui, insieme ai nostri uffici, hanno risolto la vicenda. In ultimo voglio allertare i cittadini di diffidare di chi promette soluzioni per ogni tipo di problema, anche di quelli che vanno contro il rispetto delle norme. Da parte mia sono sempre stato e continuerò ad essere disponibile per tutti i cittadini e sarò sempre disponibile alla soluzione di ogni problematica, purché non sia in contrasto con le norme.
Chiudo dicendo che mi riservo di intraprendere azioni legali per salvaguardare l’immagine mia, dell’Amministrazione Comunale e dei dipendenti del Comune di Craco”.

Il Sindaco
Vincenzo Lacopeta