Sono stato lieto di aver potuto parlare della legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità, la legge 40/25, approvata definitivamente dal Senato italiano lo scorso 12 marzo, su invito dell’Ordine dei Geologi della Basilicata, durante l’incontro incentrato sull’importanza degli studi sulla microzonizzazione sismica, anche e soprattutto in relazione alle emergenze.
La legge quadro rappresenta la risposta ad una esigenza che non era non più rimandabile. E’ un provvedimento importante che va a colmare un vuoto normativo incomprensibile per un Paese molto fragile come il nostro.
Il primo segnale di attenzione verso questa tematica del Governo Meloni è stato quello di reistituire, dopo 20 anni, il Ministero della Protezione civile.
Poi la legge 40/2025 che tocca, dunque, temi attuali con riguardo ad eventi drammatici naturali e antropici. In Italia le situazioni di ricostruzione post calamità sono sempre durate troppo e costate troppo. Quindi è stato necessario mettere mano ad una materia frammentata e diversificata a seconda dell’emergenza, che ha molto spesso creato disparità di trattamento tra territori, attraverso un disposto legislativo,composto da 28 articoli, che definisce un modello unico ed organico di attività di ricostruzione che dà certezza, stabilità e velocità ai procedimenti di ricostruzione.
La prevenzione di cui si è sempre poco parlato, l’emergenza sulla quale è stata costruita la Protezione civile (42 anni) e la ricostruzione sono le tre fasi di uno stesso processo. Se fino a ieri avevamo un sistema che rispondeva con prontezza solo all’emergenza, oggi con questa legge creiamo gli strumenti per avere la stessa prontezza nella fase successiva ovvero quella della ricostruzione.
Perché se è vero, ed è vero, che è essenziale garantire il soccorso delle vite umane, è altrettanto importante garantire che gli strascichi dell’evento calamitoso non si protraggano per troppi anni.
La legge si spinge anche più in là prevedendo misure di sviluppo economico per i territori colpiti e di difesa ambientale, perché nella fase di ricostruzione è necessario anche occuparsi della perdita delle attività economiche e di chances di un terrotorio devastati da eventi calamitosi.
La legge 40 2025 garantisce tutto ciò.
Sen. Gianni Rosa