Di seguito comunicato Europa Verde Basilicata su morte in carcere a Melfi
Nel carcere di Melfi un giovane detenuto tunisino si è tolto la vita.
Siamo di fronte all’ennesimo fatto inquietante che avviene in una struttura, come quella carceraria, in teoria finalizzata alla rieducazione del detenuto nella gran parte dei casi in attesa di giudizio E invece così non è da tempo, anzi assistiamo ad una strage silenziosa e insopportabile.
Sono necessari interventi immediati perché nelle carceri le persone soffocano fino a desiderare la morte, i detenuti migranti e tossicodipendenti sono lasciati senza cure: questo non è accettabile. Serve un Piano organico di sostegno alle strutture e di recupero del detenuto con misure alternative alla detenzione che vanno incentivate
Bisogna sostenere i mediatori culturali e gli psicologi che si fanno carico di una situazione terribile, con nuove assunzioni. È necessario un indulto per i reati minori, e questo Governo non può avere remore a farlo, visto che ha già adottato misure e abolizione di reati che alleggeriscono la detenzione per i colletti bianchi. Infine
e’ necessario stanziare risorse per il reinserimento dei detenuti , per la giustizia riparativa e misura alternative alla detenzione. Non è più rinviabile istituire una cabina di regia tra Ministero della Salute e Giustizia per migliorare l’assistenza sanitaria delle persone consentendo anche le stanze dell’amore in carcere come richiesto dalla Consulta, escludere dal circuito penitenziario le donne con i loro bambini.