“Le dimissioni contemporanee dei 17 consiglieri comunali della città di Matera ratificate poco fa dinanzi ad un notaio, segnano la fine dell’esperienza amministrativa di Domenico Bennardi e della sua maggioranza, aprendo così la strada per un nuovo percorso politico in favore della città”

Nel corso delle elezioni comunali del 2020, avevo più volte parlato dell’importanza strategica del momento elettorale, sottolineando quanto significativo sarebbe stato questo quinquennio ai fini di una rinnovata stabilità e governabilità della città, in un contesto che ci vedeva proiettati nel post Matera 2019, con tante sfide che necessitavano di una speditezza amministrativa, ma mi sia consentito, sopratutto di una visione di insieme circa il futuro della città che, nei fatti, è completamente mancata.

Avremmo dovuto compiere dei passi in avanti, invece siamo tornati indietro di molto, paralizzando di fatto lo sviluppo e la crescita della città.
Il sindaco Bennardi e la sua maggioranza composta dal Movimento 5 stelle, PSI – Verdi, Volt ed altri movimenti civici, hanno dimostrato sin dai primi mesi di legislatura una manifesta inadeguatezza al ruolo frutto, evidentemente, di una generalizzata inesperienza politica ed amministrativa, a cui non è seguita neppure quella giusta dose di umiltà che sarebbe stata invece quanto mai necessaria.

Del programma politico proposto sui palchi in campagna elettorale non vi è stata traccia in questi anni, a partire dalle scelte di metodo che tutto hanno rappresentato tranne che un cambio di passo rispetto al passato, con determinazioni che hanno fatto discutere sin da subito. Penso alla composizione dei vertici dello staff, passando per i continui cambi di giunta che hanno prodotto addirittura 4 esecutivi differenti in 4 anni, praticamente una crisi ogni 12 mesi che ha paralizzato per lunghi tratti la vita politica della città impedendone il suo ruolo naturale di locomotiva del Sud.

Nei primi mesi della legislatura che oggi volge al termine, per voce del Sindaco venivano
addossate ripetutamente ai governi cittadini precedenti, le responsabilità circa lo stato di salute della città, come se scaricare sul prossimo evidenti limiti politici propri potesse essere la soluzione nel lungo periodo.

Guardando le scelte compiute, questa amministrazione è stata capace di recepire la maggior parte dei progetti precedentemente programmati e tanto contestati in campagna elettorale proprio dall’ex sindaco, facendoli diventare quasi un vanto per la maggioranza che oggi saluta definitivamente il governo della città.
Ma cosa è mancato davvero in questi anni alla città, e per quale motivo quest’oggi, grazie ad un gesto di responsabilità istituzionale di 17 consiglieri comunali, può davvero ricominciare una nuova stagione di ricostruzione e di rilancio per Matera?

Il Sindaco, se guardiamo i numeri che gli assegnavano una maggioranza in consiglio granitica, non è riuscito innanzitutto nel compito di tenere insieme la sua squadra, perdendo per strada componenti della sua coalizione dai primi giorni della sua esperienza a palazzo di città.
È mancata evidentemente la politica e la sua capacità di unire e non di dividere.
Basta recepire gli animi dei cittadini dalle periferie al centro urbano per cogliere la contrarietà diffusa rispetto alle scelte compiute da questa amministrazione nel corso di questi anni.

“Questa è di sicuro la peggiore amministrazione di sempre”, è stata questa la frase che ho
ascoltato a più riprese dai cittadini in questi mesi, delusi dinanzi all’evidente stato di immobilismo di cui si è resa protagonista l’amministrazione grillina.

Non si è stati carenti semplicemente nella programmazione a medio e lungo termine, e penso al turismo, agli eventi, alle infrastrutture, al decoro urbano o semplicemente alla gestione del patrimonio pubblico, ma è mancato altresì il rapporto con l’ordinaria amministrazione. Per non parlare del semplice dialogo con i cittadini quanto mai necessario in una comunità come la nostra, il quale è venuto completamente meno in questi 4 anni.

Insomma oggi siamo dinanzi ad una comunità molto più divisa e debole di quella eredita nel 2020 dalla coalizione guidata dal Sindaco Bennardi e questo, sia chiaro, sopratutto per colpa di chi forse bene avrebbe fatto, anche per preservare quel decoro personale sempre nobile in politica, nel fare un passo di lato molto prima.

Quando non ci sono più le condizioni per governare è giusto ridare la parola ad i cittadini, e non invece tentarne di ogni pur di tirare a campare sacrificando il destino della città.
Oggi, con la nomina del Commissario Prefettizio a cui rivolgo i miei sinceri auguri di buon lavoro, si apre una nuova fase per la città.

Per quanto concerne la coalizione di centro destra, sono certo che sapremo ritrovarci tutti attorno ad un progetto chiaro e credibile, che sappia parlare ad ogni singolo cittadino, per riprendere quel cammino di crescita e sviluppo di cui Matera ha tanto bisogno.
Occorrerà la giusta dose di maturità da parte di ogni singola componente della nostra compagine, aprendosi al contempo alla società civile che, dopo questa triste esperienza cittadina, avverte l’esigenza di dare un contributo qualificato al futuro governo cittadino.

Questo è il tempo del metodo da individuare per un nuovo inizio, che guardando alle esigenze della città deve essere tracciato, per offrire alla comunità un programma di governo stabile ma sopratutto immediatamente pronto a partire, che sappia essere interpretato dalle donne e gli uomini di buon senso che hanno davvero a cuore il futuro di questa città. Forza Italia c’è ed è pronta a fare la sua parte, nell’esclusivo interesse di Matera.