Com’era largamente prevedibile, anche a causa della dissennata gestione di Acquedotto Lucano, diventano ogni giorno più insostenibili i disagi che sono costretti a sopportare gli utenti dello schema idrico Basento-Camastra a causa della persistente emergenza, dovuta alla penuria d’acqua dalla diga del Camastra.
Le sempre più prolungate quotidiane sospensioni della fornitura idrica stanno già determinando inevitabili gravi ripercussioni economiche e sociali per famiglie ed imprese, con particolare riferimento alle categorie fragili ed al già gracile tessuto delle attività commerciali, artigianali, agricole, zootecniche, turistiche, culturali, sportive ed imprenditoriali in genere.
Se la “danza della pioggia” invocata dai gestori del sistema idrico integrato quale unico rimedio per superare l’emergenza non avrà effetto, si rischia di compromettere la regolare frequenza scolastica e persino di rallentare e ridurre le indispensabili attività nelle strutture sanitarie, oltre a determinare una situazione complessivamente incresciosa sotto il profilo igienico.
Le quotidiane interruzioni del servizio idrico- oltre a compromettere le attività produttive, la qualità della vita e la salute pubblica- incidono negativamente sulla qualità dell’acqua potabile fornita agli utenti, determinando, in diverse realtà locali, guasti e rotture alle reti adduttrici e persino agli impianti domestici e/o industriali, con conseguenti danni economici per le famiglie e le imprese.
La pazienza dei cittadini è ormai colma, Acquedotto Lucano, con l’ausilio dell’unità di crisi, si adoperi con tempestività per risolvere con soluzioni adeguati e strutturali la carenza idrica dello schema idrico Basento-Camastra, anche perché è incomprensibile, a fronte della siccità che ha investito l’intero territorio lucano, che solo all’invaso della Camastra si registri una penuria drammaticamente consistente.
Nel frattempo, i consiglieri regionali del Pd Marrese, Cifarelli e Lacorazza, hanno presentato una mozione che chiede agli organi competenti della Regione Basilicata e di Acquedotto Lucano di prevedere un contributo economico una tantum a favore degli utenti del servizio idrico alimentato dallo schema Basento-Camastra per alleviare i disagi sopportati ed i danni subiti a causa della persistente quotidiana sospensione dell’erogazione dell’acqua. Un ristoro che potrebbe avvenire anche quale forma di compensazione sui pagamenti delle bollette emesse da Acquedotto Lucano