Sono molto dispiaciuto che sia nato in queste ore un fervente dibattito, che spero resti solo una provocazione, sul futuro di Matera verso un possibile referendum per diventare cittadina pugliese. Resto stupito non tanto dagli intenti dei promotori di questa iniziativa ma dal vento “secessionista” che sembrerebbe serpeggiare tra la comunità materana.
Il problema, a mio parere, è il ruolo che Matera ha deciso di svolgere in questi anni e l’esito che questo ha prodotto: diventare un’altra perla (bellissima) del sistema turistico pugliese.
Di fatto Matera ha rinunciato a svolgere il suo ruolo di Capoluogo di Provincia volgendo lo sguardo esclusivamente verso la Puglia a scapito del Metapontino e delle aree interne.
Chiedere ed ottenere una grande infrastruttura viaria che oggi collega Matera a Bari è stata una scelta giusta e necessaria per gli interessi della città ma non combattere per la prosecuzione di quell’opera verso Metaponto ha, di fatto, trasformato Matera in una periferia di Bari ed in una meta turistica della Puglia.
Il collegamento attraverso una quattro corsie verso la costa jonica porrebbe Matera al centro di un asse viario che collegherebbe due mari (Ionio ed Adriatico); da periferia di qualcosa si troverebbe ad essere CAPITALE al centro di diversi sistemi turistici.
Ma per fare questo è indispensabile che Matera corregga il suo strabismo di Venere e si riconosca nel ruolo di Capoluogo di provincia e Capitale del turismo del Sud.
La questione sanitaria sarebbe meglio non toccarla per carità di patria perché se Matera lamenta le condizioni del “Madonna delle Grazie” dimentica il sacrificio imposto all’Ospedale di Policoro e di Tinchi costretti a vedere smantellati i propri reparti per far sopravvivere Matera.
Ma questa è un’altra storia di cui saremo chiamati ad occuparci a breve in occasione della legge di riforma sanitaria quando come Metapontino rivendicheremo un ospedale autonomo ed indipendente da Matera (Ospedale della Magna Grecia) e questo lo faremo insieme a Matera nei confronti di Potenza o da soli nei confronti di tutti.
Il Metapontino, nonostante la mancanza di attenzione e di sostegno, ha saputo negli anni dimostrare la sua forza produttiva e, oggi, è l’unica realtà regionale con una costante crescita demografica.
Per concludere, se Matera dovesse decidere di rinunciare al suo ruolo di Capoluogo di Provincia, provocazione per provocazione, Policoro ed il Metapontino sono pronti a diventare la nuova provincia della Basilicata.
Enrico Bianco, Sindaco di Policoro