“Abbiamo l’obbligo di salvare la nostra bellissima regione dal progetto secessionista rappresentato dalla legge Calderoli. Il mio è un accorato invito alla maggioranza affinché, spogliandosi dalla mera appartenenza di partito, assuma una posizione di rispetto e favore per la Basilicata. Solo impugnando la legge Calderoli ciascuno di noi potrà guardare serenamente negli occhi i propri figli, nella consapevolezza di aver fatto in positivo la storia della nostra regione.
Nel corso Consiglio regionale che ha discusso la mozione condivisa da tutta la minoranza sull’autonomia differenziata ho ricordato che nessun settore sarà immune da rischi qualora la legge non dovesse essere impugnata o, comunque, avversata. Sanità, istruzione, trasporti, commercio, industria subirebbero gravissimi danni se il progetto devastante della Lega non dovesse essere avversato dalla Regione Basilicata.
Non ci sono motivi validi per considerare buona la legge Calderoli, e non solo per il Meridione: tutto il Paese rischia di essere negativamente influenzato da un progetto che mina alle fondamenta l’Unità d’Italia e la nostra Costituzione.
E’ ora che la destra lucana si assuma le sue responsabilità dinanzi ai cittadini, anche se la votazione sulla nostra richiesta di impugnativa è stata rinviata e il Presidente Bardi non ha proferito parola sulla questione.
Il mio auspicio è che tra i consiglieri di maggioranza prevalga l’interesse dei lucani e non quello dei loro partiti”.