“Mentre lo Statuto è stato violato per la nomina della Giunta che sarebbe dovuta avvenire entro il 2 giugno, ci si prepara a modificarlo per istituire tre sottosegretari che parteciperebbero senza diritto di voto alle riunioni di Giunta; evidentemente i conti già non tornano nella maggioranza”.
Questo quanto dichiara il presidente del gruppo regionale del Partito democratico, Piero Lacorazza.
“E’ solo il caso di ricordare alla comunità lucana – dice Lacorazza – che il Consiglio regionale è composto da 20 consiglieri regionali (escluso il Presidente), cinque sono gli assessori della Giunta regionale, in questo caso una assessora esterna, e cinque i componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. Siamo già a circa il 50 per cento dei Consiglieri con incarichi; se poi consideriamo che, a breve, saranno eletti i quattro presidenti delle Commissioni consiliari permanenti saremo a 14 consiglieri ‘incaricati’ su 20. E’ in gioco il ruolo, il funzionamento e l’efficienza del Consiglio regionale; anche perché più ci si ‘allarga’ meglio il Presidente della Giunta gestisce ‘pieni poteri’”.
“Mentre Bardi ‘mastica’, come una caramella a molla, lo Statuto regionale – continua Lacorazza – chiederemo subito che si riferisca in Consiglio su materie delicate come Stellantis, Sanità e Trasporti, cogliendo anche nelle parole del presidente Pittella una disponibilità a convocare Assemblee specifiche, eventualmente da programmare nella Conferenza dei capigruppo. La nomina della Giunta regionale – puntualizza il Consigliere – non cancella i ritardi e le approssimazioni che hanno bloccato la Basilicata per mesi”.
“Ai problemi strutturali ed evidenziati da tempo – puntualizza Lacorazza – come il deficit in sanità o la gara sui trasporti andata deserta sui lotti extraurbani, si aggiungono le rilevanti emergenze, tra cui quella idrica e quelle vissute in queste settimane in particolare dal mondo agricolo, oltre al tema vitale dell’Autonomia differenziata che sarà oggetto di dibattito martedì prossimo in Consiglio regionale. La Giunta dovrà nominare i direttori dei dipartimenti, gli assessori saranno chiamati ad organizzare la macchina amministrativa, studiare i dossier, mettere mano, ciascuno per propria competenza, al necessario ed urgente assestamento di bilancio. La nomina della Giunta, quindi – sottolinea l’esponente del Pd – avvenuta con circa quaranta giorni di ritardo è già un costo per i cittadini ed imprese, considerando la scarsa intensità con la quale si è operato a partire dalla campagna elettorale formalmente iniziata a metà marzo”.
“Le domande – esplicita Lacorazza – nascono spontanee: a cosa è servito tutto questo tempo se alla fine si è trattato comunque di equilibri tra i partiti e nei partiti? La Giunta non poteva essere nominata prima, evitando di produrre danni alla comunità regionale macchiando anche il decoro della Istituzione Regione così com’è accaduto nella seduta di ieri che non si è potuta svolgere per la mancanza del numero legale dovuta in particolare all’assenza di Bardi e dei consiglieri di maggioranza?”.
“Auguriamo buon lavoro agli assessori – conclude Lacorazza – con l’auspicio che il Consiglio regionale possa davvero essere il luogo istituzionale e politico in cui il confronto dialettico, tra Governo e opposizione, aiuti a costruire le migliori condizioni per dare un futuro migliore alle lucane ed ai lucani”.