Le polemiche della sinistra sul disegno di legge “Misure di garanzia sulle prestazioni sanitarie” e il decreto legge “Misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie”, i cosiddetti provvedimenti anti-liste d’attesa, sono fuori contesto. Come sempre quando si parla delle reali esigenze dei cittadini.

La sanità per essere realmente pubblica e per essere garantita a tutti i cittadini deve poter essere accessibile in tempi ragionevoli e soprattutto deve essere in linea con le esigenze di ciascuna patologia. È per questo che, accanto ad un sistema unico di monitoraggio nazionale delle liste d’attesa, ad esempio, sono previste agende dedicate per le prestazioni presenti nei percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali. Viene aumentato il tetto di spesa per l’assunzione del personale sanitario che passerà dal 10 al 15%. Una misura strutturale per risolvere un problema che è diventato cronico grazie alla inerzia della la sinistra.
Non solo, negli ultimi mesi, alcuni programmi di informazione hanno messo in evidenza come molte strutture sanitarie bloccassero le liste d’attesa. Con il decreto-legge si introduce il divieto, per le aziende sanitare e ospedaliere di sospendere o chiudere le attività di prenotazione relative ai livelli essenziali di assistenza e, soprattutto si raddoppiano le sanzioni per la sospensione o chiusura delle attività di prenotazione.
Sono misure importanti che possono aiutare la Sanità regionale a fare meglio nel contrasto alle lunghe liste d’attesa che, purtroppo, anche in Regioni come la Basilicata, esistono. Nonostante le varie misure messe in campo a livello regionale, infatti, non possiamo nascondere che le Regioni sono in affanno. Queste norme consentiranno, quindi, di rafforzare i provvedimenti messi in campo a livello locale. È un’occasione da non perdere per creare una Sanità efficiente.
Il Governo Meloni dimostra ancora una volta di essere in grado di affrontare i problemi e di saper far seguire alle parole i fatti.

Sen. Gianni Rosa