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PSI BASILICATA tuona su incontro del Centrosinistra: “Campo largo, strada stretta”

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Il campo largo in Basilicata non nasce. Almeno per ora.
Il tavolo della coalizione di Centrosinistra riunitosi oggi per provare a segnare l’unità della coalizione in vista delle Regionali di primavera si chiude con la conferma delle divisioni. Ancora tante.
Sulla scelta delle primarie e sul nome di Angelo Chiorazzo. Il candidato presidente indicato da “Basilicata bene comune” e scelto dal Partito democratico resta un nome divisivo per la coalizione. Ed anche le primarie invocate dai socialisti lucani da marzo 2023 nell’indifferenza del Pd che solo da oggi, invece, le sollecita, spaccano la coalizione. Troppe posizioni divergenti, diversità di analisi, tensioni nel Centrosinistra che anche oggi è apparso lontano dall’unità.
Il commento di Donato Pessolano, segretario regionale di Azione lo dimostra ampiamente. “Siamo convinti che l’unità delle forze politiche riformiste, moderate e progressiste si possa perseguire solo attraverso l’individuazione di un metodo politico che sia il più condiviso possibile. Il Pd lucano continua a fare orecchie da mercante, volendo imporre un candidato che non trova consensi in molti degli altri partiti.” spiega Pessolano chiamando in causa, seppure senza citarlo, Chiorazzo, e le primarie oggi difese dai dem ed appoggiate anche da Italia Viva. Primarie che, a conti fatti, non vuole la maggioranza della coalizione di Centrosinistra se si considera che oltre ad Azione a dire no è anche il Movimento cinquestelle, Sinistra Italiana e Basilicata Possibile. Per Centro Democratico, Verdi e Socialisti la priorità è un metodo qualunque in grado di unire, con le primarie o senza le primarie.
“Dal congresso di marzo 2023 la priorità indicata dai socialisti lucani è stata e sarà il superamento delle divisioni che, a partire dal PD, dal 2013 spaccano la coalizione – spiega il Vice Segretario regionale del PSI Mimmo Latorraca. Serve trovare una candidatura che unisca l’intera coalizione, condizione che al momento manca. Su questo dobbiamo continuare a lavorare condividendo un metodo di buon senso. Le primarie, storicamente, non sono mai piaciute ai socialisti ma se condivise dall’intera coalizione allora il PSI parteciperebbe.”
Già il metodo. Il ritornello che torna e ritorna. Quale metodo può essere scelto per individuare il migliore candidato per il Centrosinistra. Nel corso del tavolo di oggi il Movimento cinquestelle ha proposto il “Metodo adottato in Sardegna” , quello indicato proprio dal Partito democratico per la scelta di Alessandra Todde alla guida della coalizione. “Bisogna consentire a tutti i protagonisti di individuare insieme i criteri con cui indicare o giungere al nome del candidato, senza le primarie” è stato il ragionamento fatto dai grillini. Un mantra che riporta l’idea di arrivare ad una scelta il più possibile condivisa, che tenga tutti dentro “senza veti e senza imposizioni” come ripetuto del coordinatore regionale, l’onorevole Arnaldo Lomuti. E questo senza passare dalle primarie ritenute, tra l’altro, tardive se si pensa che si dovrebbe votare in Aprile. Eppure, nonostante i no, nonostante la contrarietà di quattro partiti della coalizione, nonostante la consapevolezza di tutti che l’unità è la condizione imprescindibile per provare a contendere il governo della Regione al Centrodestra, il Partito democratico intende andare avanti sulla strada delle primarie che solo oggi il segretario del PD ha comunicato agli altri partiti. “Confermo il giudizio positivo sulla candidatura di Angelo Chiorazzo e ritengo necessario condividere, attraverso il metodo delle primarie di coalizione, la scelta di una leadership condivisa. Unico modo per scegliere il candidato presidente è quello della partecipazione democratica” ribadisce il segretario regionale del Pd, Giovanni Lettieri. Per questo di fronte a posizioni diverse il risultato finale del tavolo è un nulla di fatto. Fino a lunedì – giorno del prossimo incontro – i telefoni scotteranno, gli incontri ufficiosi si moltiplicheranno, i tentativi di mediazione si ripeteranno. Nel nome dell’unità e di un campo largo che al momento sembra solo una citazione vuota.

Tratto da www.avantionline.it